In data 30 giugno, nel comune di San Giorgio A Cremano si è tenuta l’inaugurazione di un Centro Antiviolenza e della prima Casa di Accoglienza per donne maltrattate della provincia di Napoli. L’evento si è tenuto nell’Istituto comprensivo “IV Stanziale” dove diverse figure istituzionali si sono espresse riguardo alla nobile iniziativa.
Il centro è stato realizzato in due immobili confiscati alla criminalità organizzata ed assegnati dall’ANSBC. Un finanziamento di oltre 250mila euro dal Ministero dell’Interno ha permesso i lavori di recupero degli alloggi. Uno dei locali sarà destinato ai professionisti che lavorano al progetto, mentre i restanti (dotati di camere da letto, bagni, postazioni computer) fungeranno da vero e proprio rifugio.
L’obiettivo, secondo le parole dell’assessore alle politiche sociali Giordano, è sconfiggere il silenzio e la solitudine che si annidano tra le mura domestiche. “C’è bisogno quindi di una struttura solida che assicuri solidarietà alle vittime. Fare rete con autorità ed enti locali è fondamentale per garantire serenità e sicurezza. Ci si prepara a partire dai prossimi giorni, cercando di pubblicizzare l’iniziativa. Molto spesso il timore di non essere in sicurezza allontana coloro che vorrebbero chiedere soccorso.”
Durante la pandemia, a marzo e aprile del 2020, le chiamate al 1522 sono aumentate di circa l’80%. Per molti nuclei familiari, la convivenza forzata è stata il detonatore della violenza. Ma una denuncia non è sempre la scelta più ovvia: molte donne hanno paura delle possibili ritorsioni di un gesto del genere; e il timore nasce dalla paura di rimanere isolate
Partendo da questo la Regione Campania si mette in moto, con lo scopo di tendere la mano alle vittime e ai loro figli. È anche dai bambini che si riparte. L’obiettivo è quello di formare una società più consapevole rispetto ai ruoli di genere e al confronto pacifico, come sottolineato dalla dirigente dell’Istituto.
Secondo le parole del Sindaco Giorgio Zinno, aprire un luogo come un Centro Antiviolenza a San Giorgio A Cremano era fondamentale, segno di una società che tende ad includere e dare una mano a coloro che soffrono. Questo sottolinea come il Comune voglia difendere i più deboli e allo stesso modo estirpare la componente criminale
Così risorge la provincia, partendo proprio da immobili confiscati a coloro che la inquinano. Come affermato da Giampiero Zinzi, presidente della Commissione regionale antimafia, quando un bene viene confiscato è una vittoria, ma ancora più bello è poterlo restituire alla propria comunità.
Ritornando alle dichiarazioni del Sindaco, ci si augura che la Casa di Accoglienza rimanga quanto più vuota possibile. Ma se così non fosse, finalmente la provincia ha un luogo dove le donne possano sentirsi tutelate – seguendo lo slogan: “Non aver paura di chiedere aiuto“.