Focolaio di coronavirus a Roma a causa di un cluster, scoppiato in un pub, in occasione della partita Belgio – Italia dello scorso 2 luglio. Inizialmente sono stati trovati positivi 16 ragazzi, ma con l’attività di tracciamento di giunti ad individuare un totale di 73 positivi di età compresa tra i 14 ed i 60 anni, anche se la maggior parte dei contagiati ha meno di 25 anni ed è di sesso maschile, stando ai dati forniti dall’Asl Roma 3.
Un bilancio destinato ad aumentare, visto che i contatti stretti dei positivi sono stati sottoposti a loro volta a tampone. La preoccupazione adesso è tanta, visti specialmente i festeggiamenti cui hanno partecipato decine (o centinaia) di migliaia di persone sia domenica sera, dopo la vittoria della finale, sia lunedì quando il bus scoperto della Nazionale ha sfilato per le strade della capitale.
La preoccupazione tuttavia non può non riguardare tutte le città italiane, specialmente le più grandi, dato che ad ogni partita vinta dall’Italia anche durante la fase a gironi ci sono stati caroselli e festeggiamenti dove sono saltate le regole anti contagio. Siamo inoltre in un momento in cui il numero di attualmente positivi sta crescendo, seppure a tale aumento non corrisponda un aumento proporzionale di casi gravi e ricoveri.