Stamattina tutta la Campania si è svegliata sotto un nubifragio molto violento. Tanta è stata la pioggia caduta, come tanti sono stati i disagi creati da questo maltempo – non improvviso vista l’allerta meteo emanata ieri dalla protezione Civile. Negli ultimi anni, prima del covid, gli studenti di Napoli e della provincia si erano abituati che ad ogni allerta meteo c’era anche una sospensione della scuola.
E anche stamattina, alcuni alunni di San Giorgio a Cremano, si sono svegliati con l’intento di domandare al sindaco Giorgio Zinno se l’allerta meteo non valesse anche per la scuola. Una domanda che però non è piaciuta al primo cittadino che ci ha tenuto a fare una ramanzina ai propri studenti.
“Due anni di chiusura in presenza e di dad non hanno insegnato i valori della scuola? Cari ragazzi vi esorto in futuro, quando la mattina sentite la pioggia o tuoni, ad evitare di scrivermi per chiedere che io chiuda le scuole. La chiusura di una scuola da parte di un Sindaco è un provvedimento grave e limite che va preso solo in determinate condizioni, non per la pioggia o per un temporale.
Potrei dirvi che io come i vostri genitori e le generazioni precedenti siamo andati sotto la pioggia per anni a scuola senza mai chiedere a nessuno, se non ai nostri genitori, se potevamo non andare o meno a scuola. E solitamente la giusta risposta era quella di andare a scuola!
Torniamo alla normalità, la scuola ha un valore altissimo e due anni di Dad ce lo hanno insegnato. I problemi di oggi, piccoli come la pioggia o grandi come quelli che realmente dovrete affrontare in questi anni, vi aiuteranno a formarvi“.
Potremmo dire studenti svogliati ed abituati fin troppo bene (o male come si voglia vedere il lato della medaglia)? Assolutamente sì. Due anni senza scuola e con la didattica a distanza non hanno insegnato nulla, non hanno insegnato il valore della scuola, degli amici e della socialità, come non hanno insegnato l’importanza di seguire le lezioni in presenza.