“Spero che ti sparano”, insulti e offese al sindaco che non ha chiuso le scuole: “Denuncerò”

Giorgio Zinno, sindaco di San Giorgio


Decine e decine di studenti si sono scagliati contro il sindaco di San Giorgio a Cremano, Giorgio Zinno, a seguito della decisione del primo cittadino di tenere aperte le scuole per la giornata di oggi, 13 gennaio, nonostante l’allerta meteo in vigore su tutto il territorio della Campania.

Allerta meteo e scuole aperte a San Giorgio, insulti al sindaco

Con l’allerta di livello giallo diramata dalla Protezione Civile della Campania, i sindaci del Vesuviano, di comune accordo, hanno scelto di non chiudere gli istituti scolastici: il bollettino, infatti, non prevede pioggia e non segnala particolari rischi legati al vento o ad altre criticità tali da giustificare un’interruzione delle lezioni.

Decisione che, però, non è stata condivisa da una parte di allievi che non hanno esitato a rivolgere insulti ed offese al sindaco Zinno via social. Lo stesso primo cittadino è intervenuto sull’accaduto annunciando i provvedimenti che metterà in atto per mettere fine a questo tipo di comportamenti.

“‘Par a capocchia o fra spero ca t sparn…’Decine di messaggi di ingiurie ed offese da giovani che non vogliono andare a scuola. Denuncerò i più gravi alle autorità competenti” – ha esordito il primo cittadino, postando alcuni screen degli insulti ricevuti da parte di giovanissimi.

“Purtroppo in queste ore ho dovuto registrare una ondata di odio da parte di decine di giovani del nostro territorio che mi accusano di non aver chiuso le scuole per il maltempo. Sono perlopiù minorenni non controllati dai genitori, che pensano di poter utilizzare i social network pensando di non essere puniti per i propri vergognosi comportamenti: è nostro dovere dare, innanzitutto, un segnale di tipo educativo e, quindi, trasmetterò gli screenshot ai dirigenti scolastici del nostro territorio, affinché più facilmente possano identificare i propri alunni e far loro una lezione di educazione civica” – ha continuato.

I messaggi che violano la legge saranno trasmessi direttamente alle forze dell’ordine: è difficile che io denunci, ma stavolta si è passato il limite, ed è necessario che siano contattati i genitori. Se si riserva al primo cittadino un comportamento del genere, cosa si fa ad un compagno o una compagna con cui si litiga? Io ho tutta l’esperienza per non curarmene, ma i ragazzi vittima di bullismo possono trovare scampo da tanta violenza? Se non ci occupiamo di questi giovani, continueranno a pensare che la loro idea personale vale più di quella di un esperto e dove la sopraffazione e la violenza valgono più di un ragionamento”.

“C’è poi l’effetto branco: scrivono uno dopo l’altro, pensano di essere più forti e che nessuno possa fare nulla contro loro. Credono che scrivere sui social spersonalizzi i propri attacchi e questi li rende più cattivi. Contro questa deriva non possiamo restare in silenzio. Tutti noi dobbiamo lavorare, nelle famiglie, nelle scuole e nelle società per spiegare ai ragazzi i valori della vita e della non violenza, altrimenti il futuro della società sarà sempre più buio e non certo per il maltempo”


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