Turista si stanca dell’attesa al ristorante e urla: “Terroni di m***a salite al Nord per imparare il mestiere”
Set 07, 2022 - Claudia Ausilio
Terroni
“Terroni di m***a“, è quello che si è sentito dire da una cliente il personale di un ristorante di Sorrento, qualche sera fa.
Terroni di m***a, l’offesa di una cliente al ristorante
Una coppia di clienti settentrionali, stanchi per la troppa attesa (a loro dire), si sono alzati dal tavolo e la signora ha inveito contro una cameriera urlando: “Dovete salire un poco al Nord ad imparare il mestiere, terroni di m***a“.
La denuncia è arrivata direttamente dal titolare del ristorante sorrentino al consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli che ha pubblicato un post sui suoi social.
“L’altra sera una coppia a cena nel nostro ristorante si lamentava della troppa attesa per il cibo. La signora si alza dal tavolo arriva nel mezzo della sala si avvicina alla mia collega e urlando esclama: “DOVETE SALIRE UN POCO AL NORD AD IMPARARE IL MESTIERE, TERRONI DI MERDA”. Ci tenevo a pubblicare il post per raccontare la scena e dare importanza a questo fazzoletto lasciato sul tavolo da un altro cliente. Viva l’educazione e il rispetto del lavoro altrui”.
Però a bilanciare l’episodio spiacevole ce n’è stato un altro gradito. Un cliente ha lasciato un fazzoletto sul suo tavolo con un messaggio di solidarietà dopo che probabilmente aveva assistito alla scena: “Complimenti per la calma ed il sangue freddo! La rabbia è solo la punizione che diamo a noi stessi per gli errori altrui“.
Canzone razzista contro Napoli su Spotify
“Vesuvio erutta, tutta Napoli è distrutta” è il triste ritornello che spesso anima le curve degli stadi italiani, qualche giorno fa è divenuto una vera e propria hit su Spotify, celebre piattaforma musicale utilizzata da milioni di utenti.
Spotify, dopo qualche ora però, ha cancellato la canzone razzista “Vesuvio Erutta (Tutta Napoli è distrutta)”. Navigando sulla nota piattaforma di streaming musicale ed effettuando la ricerca, come risultato appare che “Questa canzone non è disponibile”. Anche il sindaco Gaetano Manfredi aveva preso posizione circa la polemica che ha travolto Spotify, che ospitava il brano dalla più che evidente matrice razzista.