Polemiche, veleni e strascichi di ogni tipo. A Torre Annunziata il capitolo Elezioni è amaro ed è ancora aperto. Dopo il riconteggio della sezione 33, è stato decretato il ballottaggio (che si terrà il 25 giugno) tra Vincenzo Ascione e Ciro Alfieri. Quest’ultimo, poco fa, ha tenuto una conferenza stampa per discutere, dal suo punto di vista, delle anomalie riscontrate nella giornata di domenica:
“C’è sconcerto tra i cittadini, sto apprendendo da tante persone in questi giorni la loro difficoltà nel votare, c’è stata confusione ai seggi elettorali, determinata dalla coalizione che votava il sindaco che si contrapponeva a me. Situazione degenerata anche a causa la ricerca di materiale elettorale, ritrovato in alcuni seggi, nelle mani di persone che giravano nelle strade lungo i seggi. Il nostro invito è che il 25 giugno ci sia un’ulteriore forza di sicurezza per garantire l’espressione del voto in piena libertà. Mi sono stati raccontati episodi sconcertanti e spero siano arrivati anche alle forze dell’ordine. Il giorno del voto sono state ritirate circa duemila tessere come duplicati, un fatto mai verificatosi in questa misura così importante. Interi quartieri portati in uffici elettorali e poi nelle sezioni elettorali, non si sa da chi e perché. Ulteriore elemento di incertezza è stato dato dal cambiamento dei tanti presidenti di seggio a cui abbiamo assistito prima dell’apertura dei seggi, e vista la poca esperienza in molte occasioni ci è stato raccontato che nella fase finale sono state annullate al sottoscritto centinaia di schede ritenendole nulla e non si sa perché”.
Sull’esito delle elezioni: “Il dato politico di queste elezioni è che dopo circa 22 anni di governo di Pd, il voto dell’11 giugno ha bocciato questa linea, perché i nostri voti sommati a quelli di Telese e a quelli di chi non ha votato, hanno bocciato questo governo cittadino, segnando un primo passo per un cambiamento che noi possiamo garantire, con idee e programmi. Abbiamo già previsto abbattimenti dei costi della politica, vogliamo già indicare le persone a cui saranno affidate le sorti dell’amministrazione”.
All’incontro erano presenti anche il senatore Ciro Falanga e l’avvocato Lafranco.
Il senatore ha prima spiegato il perché del suo sostegno ad Alfieri (“Lo sostengo perché mi spaventa la continuità dell’amministrazione, assopita, priva di segnali e fermenti significativi. Credo che purtroppo dietro e con Ascione ci sia una continuità che non fa bene alla città”) e poi individuato il primo punto da cui ripartire, la periferia: “A Torre ci sono quartieri abbandonati, se un cittadino si sente ghettizzato è un po’ come un figlio che si sente abbandonato rispetto ad altri fratelli. Quell’individuo assumerà sicuramente violenza con altri membri della famiglia. Se ghettizziamo dei quartieri non possiamo sperare che vi crescano angeli ma solo persone a cui si spiana la strada della criminalità. Tutti i cittadini di Torre devono vivere le medesime condizioni di città”.
Dello stesso avviso l’avvocato, che si rivolge in particolare ai cittadini che risiedono a Rovigliano: “Vi do un dato elettorale molto importante, Ascione a Rovigliano è uscito con un bel bottino di voti, però con voto disgiunto. Ma i concittadini devono sapere che lì passerà la seconda foce e lui è artefice di questa cosa insieme al Pd”.