Rovigliano è una frazione nelle prossimità della foce del fiume Sarno, tra i comuni di Castellammare di Stabia e Torre Annunziata, in provincia di Napoli. La sua spiaggia, distante poche decine di metri da un isolotto detto “Scoglio di Rovigliano“, che la leggenda vuole sia la cima di Monte Faito staccata e gettata in mare da Ercole, quando costui si trovava in questa parte del Golfo di Napoli per fondare Stabiae ed Herculaneum, è vittima da decine di anni di un disastro ambientale.
La nera sabbia vulcanica, teoricamente utile per le “stufe” contro i reumatismi, è invasa infatti da rifiuti di ogni genere, trasportati dal mare e da criminali che hanno fatto di questo posto una discarica, dove non è difficile trovare cumuli di rifiuti, anche tossici, cui spesso viene dato fuoco: non solo sacchetti della spazzatura (provenienti anche dai comuni limitrofi, come da dicitura sulle stesse buste), bottiglie di vetro e plastica e imballaggi vari, ma anche ethernit, pneumatici, televisori e rifiuti ingombranti e/o speciali in generale. Nelle acque, sono presenti i pilastri arrugginiti di quella che doveva essere una banchina di collegamento con il porto di Torre Annunziata, progetto abbandonato dal Comune e che doveva essere realizzato coi fondi della Comunità Europea. Le istituzioni, così come qualche associazione ambientalista, sono a conoscenza della grave situazione di Rovigliano, ma la ignorano rendendosi dunque partecipi di un vero e proprio crimine. Questo è il video con la mia denuncia, affinché la gente sappia di tale vergogna:
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