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Reddito di cittadinanza alla moglie di Valentino Gionta jr: fallito il sequestro di beni

Torre Annunziata Reddito di cittadinanza percepito indebitamente dalla moglie di Valentino Gionta junior, nipote omonimo del boss che ha fondato il clan Gionta o dei Valentini. La Guardia di Finanza della città oplontina ha eseguito un provvedimento emesso dal gip del Tribunale di Torre Annunziata con cui è disposto il sequestro preventivo di beni per la somma di 9.742,91 euro, equivalente agli assegni percepiti da novembre 2020 a settembre 2021. La notizia è riportata da Ansa.

La moglie di Gionta, classe 1991 e condannato dalla Corte di Appello di Napoli nel 2016 per associazione mafiosa, non avrebbe comunicato all’Inps sia lo stato detentivo che la sentenza. Sarebbe quindi indagata per truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Giunti a casa della donna, i finanzieri hanno potuto sequestrare solo la tessera del Reddito di cittadinanza non avendo rinvenuto denaro contante o altri oggetti di valore.

Valentino Gionta jr è il nipote di Valentino Gionta, il boss nato a Torre Annunciata il 14 gennaio del 1953 e arrestato per l’ultima volta nel 1991 al termine di un periodo di latitanza. Si trova recluso in regime di 41 bis nel carcere di Novara dal 2007, anno in cui riesplose una faida a Torre Annunziata tra clan di camorra. Il provvedimento è stato preso per evitare che dal carcere potessero giungere in modo indiretto degli ordini.

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