Si è conclusa stamane, a Torre del Greco, un’intensa attività investigativa e di controllo messa in atto grazie alla collaborazione degli uomini della Capitaneria di porto, diretta dal Capitano di Fregata Rosario Meo con l’ausilio del personale operativo specialistico del 2° nucleo sommozzatori della Guardia Costiera, ed in collaborazione con gli uomini della Stazione Carabinieri Capoluogo di Viale Campania, agli ordini del Comandante Vincenzo Amitrano e del Comandante di Compagnia Maggiore Michele De Rosa. L’indagine, mirata ed accurata, sarebbe avvenuta in seguito alla notizia di un ipotetico traffico illecito di militi ad opera della criminalità organizzata, o quantomeno di individui vicino ad essa, che sarebbero soliti praticare pesca di frodo.
Dopo aver affrontato una situazione di monitoraggio perenne della costa, ed in seguito ad un’attività d’intelligence investigativa di non poco conto, stamattina è avvenuto il vero e proprio sequestro dei circa 100 metri del campo di mitilicoltura. Risulta essere di circa 8 quintali, invece, il materiale ed il prodotto pronto ad essere commercializzato, ma dichiarato nocivo a tutti gli effetti e privo di tracciabilità.
La confisca è avvenuta anche per quanto riguarda le strutture e le attrezzature utilizzate, che si tratti di cavi piuttosto che di bidoni. Su autorizzazione dell’Autorità Giudiziaria, esse sarebbero state condotte a smaltimento. Fondamentale, dunque, la costante attenzione da parte degli organi di polizia e di vigilanza del territorio, insieme all’azione della Guardia Costiera. Si tratta di tematiche importanti, che vanno ad intaccare l’equilibrio eco-sistemico del litorale costiero corallino. Bisogna continuare a prestare attenzione a questa problematica estremamente delicata, legata alla commercializzazione abusiva di prodotti ittici. I dati riportati a riguardo, infatti, sono estremamente allarmanti. Basti pensare che nell’ultimo semestre, la situazione messa in luce è la seguente: