Torre del Greco – Quando il malfattore, per qualche motivo particolare, resta vivo nei ricordi della vittima, allora le indagini hanno tutt’altro corso e aumentano di gran lunga le probabilità di arrivare al ricercato.
Questa volta, però, si trattava di una lei, una donna che lo scorso 8 luglio ha effettuato una rapina nella gioielleria PinCarmen di Torre del Greco. Non che la donna fosse sola, ma i suoi tatuaggi e l’accento palesemente siciliano hanno lasciato una traccia consistente nella memoria della rapinata, la quale ha aiutato le forze dell’ordine nelle ricerche.
Come racconta Paola Russo per Il Mattino, la rapinatrice era supportata da un complice: un uomo che, nell’agguato, possedeva una maschera antigas; anche quest’ultimo un particolare inconsueto per la proprietaria della gioielleria, la quale ha descritto agli inquirenti l’immagine dell’uomo, ma l’uomo sfugge ancora alle forze dell’ordine.
Non è sfuggita invece, Sonia Muzzio, 30enne di Catania ma domiciliata a Torre del Greco: la donna, infatti, è stata arrestata dai poliziotti di via Sedivola. I suoi tatuaggi e l’accento siculo hanno facilitato la cattura, in una cittadina, inoltre, che non è una metropoli nella quale cercare riparo.
Non è la prima volta, inoltre, che i tatuaggi aiutano nel ritrovamento di persone ricercate, in quanto veri e propri segni distintivi.