La faccenda è nota da tempo e constatabile dai cittadini vista la reiterazione negli anni di tale sopruso. Solo qualche giorno fa si è verificato un furto di 100 lettini da spiaggia di proprietà di alcuni stabilimenti balneari. Successivamente la refurtiva è stata ritrovata in un deposito abusivo sullo stesso arenile torrese con una persona indagata per abuso edilizio.
Nelle scorse settimane anche due consiglieri comunali, Clelia Gorga e Luigi Caldarola, avevano provato a sollecitare l’intervento delle forze di controllo con una richiesta di informazioni sulla situazione di via Litoranea. La risposta è arrivata due settimane fa quando un’irruzione della Guardia Costiera aveva portato alla liberazione di una spiaggia, oltre al sequestro di materiali vari e alla denuncia nei confronti di una persona ritenuta responsabile del fatto.
L’intervento, però, è risultato poco incisivo per contrastare una pratica abusiva che va avanti da anni, accettata socialmente da qualche torrese, e consolidatasi in virtù dei mancati interventi di vigilanza. Le azioni di repressione del fenomeno risultano inconsistenti, le spiagge libere vengono illegalmente occupate ogni singolo giorno.
Una questione che non trova una risposta adeguata, ci si chiede quale sia il motivo di una mancata lotta a tappeto per debellare un fenomeno abusivo di tale portata, cancro di via Litoranea nel periodo estivo. La sfrontatezza degli occupanti che non si nascondono è la logica conseguenza di una manifesta tolleranza, l’immobilità di chi dovrebbe garantire la legalità sulle spiagge di Torre del Greco produce questi indesiderati effetti.