Si è svolto davanti al giudice Emanuela Cozzitorto del Tribunale di Torre Annunziata il processo per l’arresto operato dai Carabinieri della Stazione Capoluogo agli ordini del Comandante Vincenzo Amitrano. I militari dell’Arma, nel corso di pianificati servizi contro l’illegalità diffusa, procedevano ad un controllo ad una nota lavanderia industriale denominata di via Nazionale.
I Carabinieri insieme a tecnici della società di distribuzione scoprivano che il contatore era stato manomesso alterando la misurazione dei consumi. Infatti, all’interno di una normale scatola di una nota casa di pasta era stato occultato un potente magnete che faceva diminuire il consumo di energia del 90%. Accertato ciò i Carabinieri della Stazione Capoluogo procedevano all’arresto in flagranza del Titolare dell’esercizio G.R. 37 anni di TG e la madre C.R. 62 anni di TG venivano tratti in arresto, per il reato di furto aggravato.
Da ulteriori accertamenti eseguiti dai Carabinieri veniva scoperto che l’azione criminosa era in atto evidentemente da circa 5 anni periodo in cui l’attività aveva ridotto notevolmente i consumi. Il Giudice convalidava gli arresti e rinviava il dibattimento ad altra data per richiesta di termini a difesa.