Estate 2017 salva a Torre del Greco: per il terzo anno consecutivo la città del corallo ha superato i test Arpac ottenendo il giudizio di idoneità alla balneazione. Come ogni anno l’agenzia regionale adibita alla protezione ambientale ha stilato la lista dei tratti di mare in possesso dei requisiti di balneabilitá e sulla base dei primi rilievi datati aprile 2017, Torre del Greco risulta avere un livello di purezza delle acque eccellente, eccezion fatta per alcune zone giudicate di qualitá buona ma non ottimale, ma pur sempre suscettibili di balneazione.
La mappa di balneazione Arpac suddivide la Campania in tre macroregioni, Caserta, Napoli e Salerno, indicando per ognuna la lista delle località costiere, il cui livello di balneabilitá è indicato tramite una serie di parametri cromatici. Tra le città vesuviane del Napoletano, Torre del Greco spicca per abbondanza di quadratini turchesi, indice di acque considerate eccellenti.
Secondo l’ultimo aggiornamento della mappa interattiva è eccellente, nello specifico, lo stato delle acque della zona Nord del litorale, del Lido Incantesimo, di Via Calastro, di Via Mortelle. Status d’eccellenza anche per La Torre di Bassano, una delle punte di diamante dell’estate targata Torre del Greco. Appena un livello sotto Santa Maria la Bruna, zona stazione, contrassegnata dal colore verde, che dá l’ok alla balneazione in virtù di una condizione del mare considerata “buona” dai parametri Arpac.
Si ferma invece sulla soglia della sufficienza la balneabilitá dell’area Cimitero. È ufficiale dunque il via libera all’inizio della gestione balneare: le misure verranno aggiornate nei prossimi mesi, con la speranza che i nuovi dati migliorino il trend accordando un maggiore livello di purezza anche alle zone per ora escluse dall’eccellenza. Gli esami Arpac sanciscono infatti la balneabilitá delle acque basandosi su due parametri batteriologici che vengono costantemente monitorati secondo i dettami della normativa europea. Il giudizio di idoneità Arpac rappresenta dunque il via libera tanto atteso da gestori di lidi, turisti e bagnanti, anche se spetta poi ai sindaci dei singoli comuni la precisa individuazione delle aree non balneabili.