Il Caffè del Professore di Carmine: “Vi spiego quando inventai il caffè alla nocciola”
Set 11, 2017 - Sorin Rivieccio
Se vi trovate “abbascio ‘o puorto” dalle parti di Corso Garibaldi non potete non farci un salto. Parliamo di uno dei Caffè più noti di tutta Torre del Greco. E’ frequentato ogni giorno da centinaia di persone e il motivo è facilmente evincibile. Il perché di tanto successo ce lo spiega il proprietario, o per meglio dire, il ‘Professore’:
“…Mi chiamo Carmine Iacomino. Ho aperto questo Caffè 20 anni fa in questa che in quel periodo era considerata una ‘zona morta’ a tutti gli effetti: priva cioè di tutti i punti di ristoro che ci sono oggi”.
Nulla però accade mai per caso:
“Una volta feci una scommessa con mio cognato: gli dissi che qualora fossi riuscito ad aprire un bar allora avrei venduto almeno un caffè al giorno. Lui non era molto ottimista in questo senso ma non passò molto prima che cambiasse idea. Ecco com’è nato il Caffe del Professore“.
Una passione, la sua, nata diverso tempo fa:
“Prima di dare inizio a questa attività ho lavorato come barista e gelataio presso il Bar Porto Salvo, allora ubicato nelle vicinanze. Poi, per diversi motivi, non mi è stato più possibile portarlo avanti. Tuttavia, dopo un esteso lasso di tempo, ritornai sui miei passi e mi posi l’obiettivo di aprire un nuovo locale che offrisse però qualcosa di diverso rispetto a quello che si vede normalmente. Fu così dunque che inventai vari tipi di caffè: da quello alla nocciola al rinomato gusto kinder“.
E i risultati non si sono fatti di certo attendere:
“Ci sono persone che nonostante siano venute nel nostro bar solo 5-6 anni fa si ricordano ancora di noi: siamo una tappa fissa per loro e questo ci fa onore. Ho conosciuto gente proveniente anche da altri paesi come America ed Inghilterra: questi sono rimasti piacevolmente colpiti dal nostro caffè al punto da acquistarne confezioni con tanto di tazzine da portarsi a casa come ricordo”.
Cos’altro aggiungere?
«14 anni fa c’era un torrese che faceva il marittimo: un giorno imbarcò per New York. Mi raccontò che una volta sceso dalla nave sentì una voce chiamarlo: “Ciao, Gabriele!” Si voltò e riconobbe un suo amico che gli chiese: «…Ma stai venendo da Torre? E non mi hai portato neanche un po’ del caffè del professore?” Perché i nostri clienti ci hanno sempre voluto un gran bene…»