Le elezioni si avvicinano, è tempo di familiarizzare con candidati e progettualità. Anche CasaPound Italia, il movimento d’estrema destra diventato negli ultimi anni un vero e proprio partito di rilevanza nazionale, concorrerà alle amministrative di Torre del Greco: è dal 2013 infatti che , dopo un breve periodo di rodaggio in appoggio a civiche di centro-destra, il partito partecipa con una propria, autonoma lista alle elezioni, a livello sia nazionale che locale. Il candidato schierato dalla lista della tartaruga frecciata è Ferdinando Raiola, coordinatore regionale campano di CasaPound . -Abbiamo voluto mettere il “pubblico” al centro del nostro programma , chiaro che va messo in mano a persone competenti ma di certo non si può pensare di risolvere sempre ogni cosa svendendo ai privati. Il nostro obiettivo è mandare in consiglio comunale delle persone pronte ad alzare la voce ogni qualvolta si gioca sulle pelle dei torresi. Quanto accaduto nella scorsa legislatura, dove ogni consiglio comunale era una lotta tra ricatti, contentini e accordi non propriamente trasparenti con noi in consiglio non accadrà più. I torresi non devono però essere fatalisti, il “tanto non cambia nulla” non esiste, devono destarsi e tornare artefici del proprio destino. Come? Iniziando a scegliere tra il contentino di un momento elargito dai soliti poltronari e il futuro loro e dei propri figli- dichiara il candidato.
Baricentro del programma, coerentemente con le numerose manifestazioni già perpetrate in città, il fronte anti-accoglienza : il programma prevede l’uscita immediata della città dal progetto SPRAR e un assoluto rifiuto alla possibilità di creare o ospitare nuovi centri di accoglienza migranti sul territorio cittadino.
Corsia preferenziale per gli italiani anche in tema lavoro: precedenza nell’assegnazione di alloggi popolari, asili e alle ditte che annoverano tra i dipendenti residenti a Torre del Greco e abolizione della legge 30/98 in ambito marittimo. Entro sei mesi dall’insediamento della nuova assise, i cittadini saranno inoltre chiamati ad esprimersi attraverso un referendum consultivo sulla possibilità o meno che la città resti nell’area di interesse della città metropolitana di Napoli.
A livello territoriale, le alternative programmatiche vertono sulla rivitalizzazione del commercio attraverso il blocco alla creazione di grandi supermercati e alla conseguente valorizzazione delle botteghe e della produzione locale con sagre ed eventi, inclusa l’apertura di una Sala Cinematografica Comunale. E’ inoltre prevista l’istituzione di un Assessorato alla Sicurezza e l’attivazione di un presidio di polizia ad hoc per ma microcriminalità e l’allerta babygang.
Oltre alla Tradizionale Festa dei Quattro Altari sarà ripristinato anche il palio delle Contrade, già dal 2019. Ritorno alle origini anche da un punto di vista formale, oltre che sostanziale: Piazza Luigi Palomba tornerà all’antico nome di Piazza del Popolo. Il programma prevede anche la chiusura totale del centro storico al traffico, con le dovute eccezioni per i residenti, l’abolizione delle strisce blu a pagamento ( il parcheggio sarà gratuito ma a tempo limitato) e l’incremento dei parcheggi custoditi. A seguire il ripristino del litorale, l’istituzione di punti d’informazione, i Punto Torre, per turisti e cittadini. L’ex Palestra Gil tornerà ad essere una palestra comunale, in primis per le famiglie a basso reddito. Si anche allo Stadio, ma non in zona residenziale, sarà inaccessibile ad ogni attività estranea allo sport.