Torre Annunziata e Torre del Greco, due città da anni definite come rivali, oggi sono unite nel dolore. Due comunità che, a distanza di un anno, hanno vissuto due delle più grandi tragedie della loro storia. Due città segnate dalla perdita di vittime innocenti per colpa di crolli. 7 luglio 2017 e 14 agosto 2018 due date che gli abitanti di Torre Annunziata e Torre del Greco non dimenticheranno mai.
La mattina di quel 7 luglio 2017, Torre Annunziata viene sconvolta dalla tragedia del crollo di un palazzo. Otto vittime innocenti: i coniugi Giacomo e Adelaide Cuccurullo con il loro figlio Marco, la signora Giuseppina Aprea e i coniugi Pasquale e Anna Guida con i loro piccoli Francesca e Salvatore. 14 agosto 2018, crollo del Ponte Morandi di Genova, tra le tante vittime quattro giovani di Torre del Greco: Giovanni Battiloro, Matteo Bertonati, Gerardo Esposito e Antonio Stanzione. Quattro ragazzi ricchi di speranze e con la voglia di divorare la vita, una vita spezzata su quel ponte.
Per il crollo di Torre Annunziata la città di Torre del Greco con lo striscione: “SOLIDALI CON TORRE ANNUNZIATA” posto sul litorale corallino, si unì al dolore che segnò la comunità oplontina, lasciando da parte le rivalità sportive e non del passato. Oggi è Torre Annunziata a ricambiare e con uno striscione che cita: “STANCHI DI PIANGERE MORTI E DELLA SOLIDARIETÀ. PRETENDIAMO GIUSTIZIA VOGLIAMO LA VERITÀ”, chiede giustizia per questa nuova immane tragedia che ha colpito la vicina Torre del Greco.
Due città che in questi due terribili momenti della loro storia hanno visto all’opera due sindaci appena eletti. Due uomini che hanno dovuto affrontare delle prove difficili all’inizio del loro mandato: Vincenzo Ascione per Torre Annunziata e Giovanni Palomba per Torre del Greco. Due uomini prima che sindaci che hanno saputo organizzare, confortare e rappresentare due città in momenti di intenso dolore.