Sabato 16 e domenica 17 novembre la città di Torre del Greco diventa capitale italiana del Folklore con la prima edizione del festival nazionale Torre in Folk. Nella cittadina campana arriveranno i migliori gruppi del folklore del Mezzogiorno, esibendosi nei luoghi più affascinanti della città.
“Torre in Folk” è diretto da Nicola Di Lecce, attraverso il contributo dell’amministrazione comunale del sindaco Giovanni Palomba e dell’assessorato alla Cultura e agli Eventi, con a capo Enrico Pensati. Altresì il merito va anche all’associazione Gymnasium e la Federazione italiana tradizioni popolari. Gli appuntamenti della rassegna partiranno sabato 16 alle ore 18.00 con una grande sfilata dei gruppi folkloristici nelle strade del centro storico della città. In piazza Santa Croce alle ore 19.30 si esibiranno l’Eco del Gargano di San Giovanni Rotondo (Foggia), I figli di Lauro di Sessa Aurunca (Caserta). E ancora, “Lu Chicchirichì” di Viggiano (Potenza), i Sorrento Folk. La serata, poi, sarà chiusa dai Double Crossing Time.
“Torre in Folk” continua domenica 17 novembre con la parata dei gruppi in via Litoranea alle ore 17.00. A seguire, dalle ore 18.00 nella villa Salvo D’acquisto ad esibirsi il gruppo Gregoriano di San Gregorio Magno (Salerno), Margantia di Basilice (Benevento). Ancora, “A’ spiga rossa” di Petina (Salerno) e I Castellani di Giovi, sempre originari di Salerno. Ma, non finisce qui: alle 19.30 gli Etnica Ditirambo di Torre del Greco presenteranno il proprio show e alle 20.30. Poi ad esibirsi ci saranno Gerardo Amarante e Spaccapaese.
Per i due giorni saranno presenti circa 300 artisti, come riferiscono i consiglieri comunali Michele Langella e Lucia Vitiello. “Domenica 17 novembre alle ore 16 è in programma nei locali della chiesa dell’Assunta un convegno che coinvolgerà alcuni tra i massimi esponenti nazionali”, come fanno sapere gli stessi. “Per la prima volta a Torre del Greco un festival nazionale del folklore. – altresì, dichiara l’assessore Enrico Pensati – e ci apprestiamo a lavorare in tal senso anche per le prossime festività natalizie”.
Il festival ha l’obiettivo, infatti, di riproporre le tradizioni folkloristiche del Mezzogiorno, per trasmetterle alle nuove generazioni, rendendo i giovani orgogliosi delle proprie origini.