Dalla settimana scorsa una storica piazza campana come Torre del Greco è rimasta ufficialmente senza calcio. L’addio della Neapolis, che con l’aggiunta di Turris nella denominazione ufficiale ha mantenuto vivo il calcio negli ultimi due anni nella città del corallo, era atteso da mesi dopo la rottura tra la piazza e Mario Moxedano.
Tutti ora si chiedono quale sarà il futuro con voci che si diffondono di giorno in giorno, in primis quella che vuole il ritorno di Gaglione (detentore della gestione del Liguori), con qualche titolo di Eccellenza o Promozione che certamente non mancano. Ipotesi però osteggiata dalla piazza.
Nelle ultime ore è nata un’altra possibilità, che porterebbe proprio all’Eccellenza: il titolo sportivo del Sant’Antonio Abate, infatti, è nelle mani del sindaco Varone e potrebbe trasferirsi a Torre del Greco nel senso che, essendo scaduti i termini per il cambio di sede, il Sant’Antonio indicherebbe lo stadio di Torre del Greco per le gare interne. Ma al vaglio ci sarebbero anche altri titoli di Eccellenza.
La piazza si muove, o almeno una parte di essa, sente di dover rinascere dalle ceneri con una base diversa rispetto al passato. Si valutano azioni come quelle dell’azionariato popolare e contestualmente si lavora per mettere insieme imprenditori in grado di garantire un futuro con trasparenza alla città torrese.
In questo mare di incertezza, non è totalmente da escludere che Torre del Greco possa mantenere la Serie D. Chi ha questa speranza vede l’opzione più facile chiamarsi Mariano Keller ma l’iscrizione dovrà essere effettuata entro l’11 luglio. Ipotesi piuttosto difficile se non addirittura impossibile, visto che l’11 luglio è ormai dietro l’angolo.
Qualsiasi sia il titolo o la categoria che potrebbe trasferirsi, solo una cosa è sicura: sono scaduti i termini per i cambi di denominazione sia per la Serie D (5 luglio) sia per l’Eccellenza o la Promozione (24 giugno), quindi qualora per la prossima stagione dovesse giocare una squadra al Liguori, certamente non avrà il nome Turris.