Si apre oggi una settimana importante per il futuro del calcio a Torre del Greco. Il tempo corre e diventa sempre più esile per chi sarebbe disposto a ripartire da un campionato regionale visto che tra dieci giorni, il 24 luglio, scade il termine ultimo per l’iscrizione all’Eccellenza o alla Promozione.
La settimana scorsa i gruppi organizzati del tifo Aggregazione Ultras e Orgoglio corallino avevano firmato un comunicato congiunto nel quale si leggeva: abbiamo incontrato le istituzioni locali per cercare una soluzione anche partendo dal campionato d’eccellenza con un azionariato popolare, purchè di non rivivere i “fantasmi” del passato! Se chi per esso, negli ultimi mesi ha dichiarato più volte di non essere intenzionato a fare calcio, perchè adesso ce lo ritroviamo di fronte come “salvatore della patria”?
Nomi non sono stati fatti nel comunicato ma è chiaro il riferimento a Rosario Gaglione, il quale lo scorso mese aveva valutato improbabile un suo ritorno nella città del corallo e che oggi ai nostri microfoni ha dichiarato di essere contrario all’azionariato popolare, idea formulata dai tifosi al sindaco Borriello: “Non sono favorevole. Se, ad esempio, cento persone partecipano economicamente voglio poi avere il diritto di scegliere anche l’allenatore e non credo che siamo ancora maturi per queste cose, non solo qui. Sono invece favorevole a un progetto con più imprenditori di Torre del Greco. Quattro-cinque persone che possano fare qualcosa di importante”. In merito all’appoggio del sindaco, afferma: “L’ho incontrato ed è fiducioso. Lui e altre persone della giunta si stanno impegnando a trovare soci e pensano di riuscirci. Anche se sono scaduti i termini per l’iscrizione alla Serie D, non è esclusa che qualche società regolarmente iscritta possa venire a giocare a Torre”, ovviamente con una denominazione ufficiale che non avrebbe nulla a che fare con Torre del Greco.
Intanto, si è arenata la possibilità di giocare in Eccellenza o Promozione e la causa è l’appoggio del sindaco a Gaglione. I tifosi sono sempre attivi e cercano ancora una soluzione in tal senso ma buona parte di essi non gradisce l’avvicinamento tra l’ex presidente e il sindaco.