Stupro nel parcheggio, Torre del Greco si ribella e manifesta: “Se toccano una toccano tutte”


Una notizia che ha profondamente scosso la città di Torre del Greco quella dello stupro di una ragazza di 18 anni, adescata da un ragazzo conosciuto in chat e violentata nel parcheggio della SS. Trinità prima di essere scaricata per strada.

Oltre ad un problema riguardante la sicurezza, tuttavia, è emersa un’altra circostanza che dimostra quanto sia lunga la strada da fare nella sensibilizzazione dell’opinione pubblica. Sui social, infatti, purtroppo si leggono spesso commenti che colpevolizzano le vittime, o quanto meno sostengono che parte dei torti è a carico di chi ha subìto la violenza: “le ragazze di oggi sono ingenue”, “te la sei cercata”, “a quell’ora non dovresti essere in giro”. Un modo di pensare assurdo che solleva almeno in parte deresponsabilizza i carnefici.

Per parlare di questi temi e palesare nei confronti di tutti che tale modo di pensare va superato è stato organizzato un incontro, dalla Casa del Popolo di Torre del Greco,fuori la chiesa della SS. Trinità. Appuntamento il 28 giugno, lunedì, alle ore 19.

“Da troppo tempo  – scrive la Casa del Popolo sui social – ormai la nostra città sembra essere diventata lo scenario più adatto a violenze, stupri, aggressioni omolesbobitransfobiche, degrado politico e culturale in ogni sua forma. Quello che è successo alla ragazza di 18 anni ci ha scoss* particolarmente per più ragioni: non solo perché il suddetto parcheggio è un luogo centrale e frequentato da tutt* noi, ma anche perché sono stati tanti i commenti maschilisti che abbiamo letto sui social in seguito alla condivisione della notizia: “Se l’è andata a cercare”, “Non si dovrebbe uscire di casa vestite così”, “non si esce con gli sconosciuti, avrebbe dovuto saperlo” , ” se ti iscrivi su tinder è colpa tua”.

“Sono tutte frasi che fanno parte di un preciso repertorio atto a delegittimare la versione della donna, instillando nel discorso comune dubbi e pregiudizi che, invece di proteggere le vittime di abusi e violenze, tende sempre a prendere le parti degli uomini, spesso derubricando le loro azioni a “ragazzate”. Noi non ci stiamo con chi criminalizza le donne vittime di stupro: per questo, lunedì alle 19.00 ci incontreremo nello spiazzale fuori la chiesa della SS Trinità per discutere di quello che è successo e dare un messaggio chiaro e forte alla città: SORELLA NON SEI SOLA PERCHE’ SE TOCCANO UNA TOCCANO TUTTE”.

“Vi invitiamo quindi ad esserci per dare sostegno e solidarietà alla ragazza, ma non solo, per mostrare che oltre chi fa becero moralismo sulla vicenda, c’è una parte della città che si ribella e chiede un’inversione di rotta”.

 

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