Nell’ordinanza di convalida dell’arresto il giudice scrive inoltre che la donna ammette “con chiarezza di non aver mai accettato il piccolo, fonte di dolore sin da prima della sua nascita, essendo egli stato fautore di una gravidanza difficile, di un parto dolorosissimo, di un definitivo allontanamento del marito, nonché protagonista di un quotidiano ingestibile”.
Non solo, la donna avrebbe sofferto anche di contrasti con il marito. Nel documento il magistrato afferma che secondo la moglie il consorte sarebbe stato ”assente dalla vita dei figli, in particolar modo del piccolo, ma anche all’educazione dell’altra figlia” di cui la moglie si sarebbe assunta ”tutte le incombenze, dagli accompagnamenti a scuola al seguirla nei compiti”.