Torre del Greco: Sulle navi solo filippini e indiani, torresi emarginati
Ott 31, 2013 - Rosanna Gaviglia
E’ sempre più basso il numero del personale torrese che viene assunto nel settore marittimo. Le preferenze ricadono sempre sul personale straniero che, come in tutti in settori lavorativi, viene retribuito con una paga più bassa, causando l’emarginazione dei torresi che lavorano sempre di meno. A tal proposito il sito Retenews24.it scrive:
No agli stranieri, difendiamo gli italiani. E’ Casapaound a lanciare l’allarme contro la disoccupazione nel settore marittimo. Esposto qualche sera fa, nel porto di Torre del Greco, uno striscione di protesta contro il “doppio registro marittimo o registro internazionale”.
Secondo la legge, infatti, gli armatori hanno la possibilità di firmare contratti a seconda del paese di origine. Favorendo così l’imbarco di personale straniero a basso costo. “Il motivo che ha determinato un forte calo di assunzioni dei marittimi italiani – dice Ferdinando Raiola, responsabile campano Casapound Italia – è questa legge che non ha affatto garantito l’occupazione dei marittimi italiani: le compagnie, infatti, scelgono sempre più gli stranieri per risparmiare e la situazione è degenerata”.
Una punto nevralgico, sia per lo sviluppo dell’economia sia per il rilancio del settore, volano della produzione e del commercio del sud. “Sulle navi italiane – conclude Raiola – sempre più filippini, croati, indiani ed altri extracomunitari, mentre i torresi lavorano solo qualche mese all’anno. Ricordiamo che il settore marittimo è uno dei pochi, se non l’unico, che al giorno d’oggi riesce ancora a resistere in un clima di decadenza economica internazionale”.