Un pezzo di sanitario, per l’esattezza un lavandino, è comparso come per magia nella centralissima Via Roma a Torre del Greco venerdì mattina. Le foto, inviateci da un commerciante della zona, testimoniano del pezzo di ceramica in bella mostra proprio su una delle vie principali dello shopping.
Mentre la città brulica di persone intente agli acquisti pasquali, in questo weekend che anticipa la Domenica delle Palme, e sono tanti i turisti ad affollare i bed and breakfast cittadini, il centro storico di Torre del Greco non trova miglior biglietto da visita che il lavabo presente in foto. Deposto placidamente di fianco ai poco estetici cassonetti dell’umido. Abbiamo scritto “come per magia”, ma è evidente che di magico ci sia ben poco: qualcuno in carne ed ossa ha portato il rifiuto in quel posto, qualcuno poco attento all’immagine della propria città e certamente scarso di senso civico. Così, dopo 24 ore, il lavandino è ancora lì, integrato con l’arredo urbano in una grottesca composizione d’arte contemporanea di cui la città non aveva affatto bisogno.
Ma quale sarebbe la corretta modalità di smaltimento di questi rifiuti ? La risposta non è così scontata. I sanitari sono considerati rifiuti speciali: pertanto vanno smaltiti secondo procedure particolari non facilmente accessibili al cittadino. Il servizio di gestione dei rifiuti, oggi affidato alla ditta Velia Ambiente, ha messo a disposizione un numero verde per informazioni: chiamando, ci confermano che “lo smaltimento dei sanitari in ceramica è un problema”. Viene suggerito di “provare a portarlo a La Salle, il primo mercoledì del mese”. O di chiedere la “cortesia” a qualche rivenditore, o ditta di lavori edili per lo smaltimento.
Insomma, non c’è un’indicazione chiara ed univoca. E la ricerca di informazioni è un vero labirinto per il cittadino medio: cercando indicazioni sul web, si rimbalza su diversi siti, su pagine comunali che danno indicazioni contrastanti, frutto dei continui cambi di gestione del servizio di nettezza urbana avvenuti negli ultimi anni nella città corallina.
Di sicuro il posto del lavandino non è il marciapiede di Via Roma: ed una volta avvenuto l’atto di inciviltà, spetta alle istituzioni comunali l’ingrato compito di rimuoverlo in tempi rapidi. Inoltre, trattandosi di un rifiuto speciale, il costo di smaltimento sarà superiore per l’intera collettività. Altro dovere civico per l’amministrazione, attraverso le forze dell’ordine, sarebbe quello di individuare il trasgressore e punirlo.
Ma, restando in tema pasquale, è triste constatare che quando succedono fatti del genere sono troppi i soggetti che se ne lavano le mani.