Il candidato sindaco di Torre del Greco, l’avvocato Luigi Mennella, ha parlato ai nostri microfoni del suo programma per la città ed in particolare di cosa prevede di fare per i primi 100 giorni di amministrazione, se dovesse risultare vincitore alle elezioni comunali del 14 e 15 maggio 2023.
Le prossime elezioni amministrative a Torre del Greco vedranno fronteggiarsi 5 candidati sindaci ed un totale di 27 liste. 11 di queste sosterranno la candidatura di Luigi Mennella. Guardando a questi numeri, l’avvocato si è mostrato fiducioso di potercela fare e si è espresso sui progetti che intende mettere in atto per la città corallina fin da subito, entro i primi 100 giorni di consiliatura.
“Ho letto nel bilancio del comune di Torre del Greco che esiste un attivo di 23 milioni e mezzo di euro” – ha spiegato Mennella – “e questo potrebbe sembrare frutto di un circolo virtuoso ma in realtà è un circolo vizioso, perchè se non si spendono soldi è perchè non si è fatto nulla“.
L’idea è quella di mettere a disposizione una parte di questi fondi per uno spazzamento totale della città ed un diserbamento straordinario. Pulizia delle strade, quindi, ma più in generale un lavoro di rinnovamento dell’immagine che i cittadini stessi hanno dei loro quartieri: “Pensiamo di mettere delle erbette, dei colori, dei fiori, di sistemare la segnaletica: perchè già questo dà la sensazione di una città diversa. E quando i cittadini passeggiano in una città “diversa” comincia a cambiare anche l’animo delle persone“. Una promessa quanto mai tangibile per i primi mesi di eventuale amministrazione Mennella
Ma un’altra promessa per i primi 100 giorni è l’avvio, almeno dal punto divista burocratico, dei lavori per il nuovo braccio del porto. Un progetto già esistente in Regione Campania da realizzarsi con i fondi del PNRR e che dovrebbe dare, nella visione di Mennella, anche una nuova spinta alle storiche attività di cantieristica navale di Torre del Greco.
“Ci stiamo già attivando con i responsabili delle ZES“. E’ l’acronimo di Zone Economiche Speciali e si tratta di aree geograficamente definite nelle quali le aziende già operative – e quelle che si insedieranno – possono beneficiare di speciali condizioni per gli investimenti e per lo sviluppo. “Torre del Greco non ebbe la zona ZES perchè mancava di determinati requisiti. Oggi con l’idea di questo porto si potrebbero acquisire questi requisiti e richiedere nuovamente l’istituzione della ZES”