A poche ore dalle elezioni comunali del 14 e 15 maggio 2023, che vedranno al voto anche la città di Torre del Greco, arrivano le ultime dichiarazioni dei cinque candidati sindaci: uno di questi è Ciro Borriello
Ciro Borriello di professione è un medico chirurgo, ha lavorato in città prima presso l’Ospedale Maresca e poi presso la Clinica S.Maria la Bruna. Oggi, oltre che nella città corallina, opera anche in altre strutture a Foggia e Vallo della Lucania. Candidato con il simbolo di Forza Italia, ha raccolto l’appoggio dell’UDC e di 6 liste civiche, per un totale di 8 simboli a sostegno della sua candidatura. Ha però dovuto incassare il “no” di Fratelli d’Italia, giunto a causa dei suoi problemi giudiziari: “Ma Roma è lontana da qui, e lì forse non sanno le cose come stanno realmente”
La storia politica di Ciro Borriello è corposa: una breve esperienza da consigliere comunale, poi il cammino verso incarichi più prestigiosi che lo vedono ricoprire la carica di consigliere provinciale e nel 2001 entrare in Parlamento da deputato, nel partito dell’allora premier Berlusconi. In carica fino al 2006 (ma passando nel 2005 al gruppo dell’UDEUR), Ciro Borriello l’anno successivo si candida come sindaco a Torre del Greco e vince, portando a termine il mandato nel 2012: sarà il primo sindaco dal dopoguerra fino a quel momento a mantenere l’incarico per tutti e cinque anni a Torre del Greco.
Torna a Palazzo Baronale nel 2014 e vi resta fino al “maledetto” agosto del 2017, quando viene arrestato nell’ambito dell’inchiesta sull’appalto dei rifiuti revocato alla Ego Eco dopo una serie di contestazioni e multe, per assegnarlo – secondo l’accusa – alla Fratelli Balsamo. Un processo ancora in corso che potrebbe arrivare a sentenza proprio durante l’eventuale prossimo mandato, se Ciro Borriello dovesse vincere queste elezioni.
Quando De Luca si candidò con due processi a carico non ricordo tanto clamore
Ma Borriello non ha problemi a parlare della sua querelle giudiziaria e si è mostrato assolutamente tranquillo di riuscire a dimostrare la propria innocenza: “Non sarei sceso in campo se non fossi totalmente convinto della mia non colpevolezza. Non ho fatto altro che mandare via – in realtà l’atto è del dirigente – una ditta inadempiente portando alla collettività un risparmio di due miloni di euro. Non ho mai visto una corruzione che fa risparmiare tanti soldi“. Ed aggiunge: “Sono meravigliato da tanta attenzione al mio caso giudiziario. Quando il governatore De Luca si candidò con due processi a carico, dai quali è stato assolto, non ci fu tanto clamore”
Il Nord non è il diavolo
Ciro Borriello stempera anche la polemica sulla sua vicinanza alla Lega: “Mi sono sempre mosso nell’area del centrodestra. Quando venne Salvini a Napoli scelsi di incontrarlo e non mi sembra una colpa grave. Ammiro i modelli delle città settentrionali: il Nord non è il diavolo”
“Il programma è molto vasto ed in continuità con quanto già fatto in precedenza” dichiara Borriello “punta sulla cultura e sulle imprese: credo che queste ultime siano la colonna vertebrale di una città“. Secondo Borriello, le imprese vanno aiutate nel superare i vincoli paesaggistici ed urbanistici che pongono freni alle attività economiche torresi, “un vero cappio al collo“, li definisce, ma anche ai tanti vincoli burocratici. Pensa alla forte implementazione del fotovoltaico e della creazione di un parco sul modello di Lisbona, che possa generare energia pulita per i cittadini e le imprese.
Uno dei mantra di Ciro Borriello sarà l’istituzione in città della ZES, la zona economica speciale che dovrebbe favorire gli investimenti facilitando gli adempimenti burocratici ed agevolando le imprese del territorio dal punto di vista fiscale e contributivo.
Il “sindaco del fare“, questo lo slogan di Borriello per le elezioni comunali 2023, ricorda alcune delle opere realizzate durante i suoi mandati: “Il parcheggio a La Salle, con il Parco Salvo D’Acquisto, sono arrivati grazie alla mia testardaggine. Un polmone verde ed uno spazio di sosta di cui la città ha tanto bisogno: eppure non avete idea di quante difficoltà abbiamo affrontato per realizzarli”.
Mia nonna diceva: “Se vuoi che una cosa sia fatta, falla tu stesso. Se vuoi che non sia fatta, delega”
Ma durante i due mandati da sindaco altre opere sono state realizzate, lasciando però malcontento in città. Su queste promette di ritornare nei prossimi anni: “La passeggiata porto-scala va assolutamente recuperata: purtroppo non è colpa mia se sono state sbagliate delle valutazioni tecniche sull’impatto distruttivo del mare“. E sui sottopassi della Circumvesuviana: “E’ un lavoro avviato ma incompleto. Abbiamo già gli accordi con l’azienda ed è tanto se si pensa che dal dopoguerra ad oggi nessuno se n’è interessato“.
Discorso analogo sulla strada parallela alla Litoranea: “I sovrapassaggi erano completi, poi tutto è stato distrutto. Il controllo e la manutenzione delle opere è un grande problema di questa città. Dobbiamo però completare la strada fino a via Pagliarone, per un tratto sul quale Ferrovie dello Stato non ha più proseguito i lavori ed i proprietari di alcuni terreni non si accordarono sugli espropri“. E non è l’unico impegno che Borriello prende per un eventuale terzo mandato in tema di viabilità: a questi si aggiunge, infatti, il completamento della bretella autostradale che da via La Maria dovrebbe arrivare anche a via del Monte e ai Camaldoli e i parcheggi di interscambio sulle fermate della Circumvesuviana, che promette di far potenziare.
Per i primi 100 giorni del mandato pochi dubbi: costruire la squadra dirigenziale del comune, che attualmente soffre di gravi carenze d’organico, ed interloquire con l’attuale ditta rifiuti per valutare eventuali correttivi al sistema di nettezza urbana, nell’ambito dell’appalto già esistente.