L’azienda di trasporti EAV che gestisce le linee circumvesuviane risponde al sindaco Luigi Mennella dopo che il primo cittadino di Torre del Greco ha voluto testare l’efficienza dei nuovi orari con un viaggio in prima persona da Torre del Greco a Castellammare: una tratta che, proprio a causa delle nuove tabelle sperimentali, non è più collegata dal treno diretto Napoli-Sorrento ma comporta un cambio alla stazione di Torre Annunziata.
“Abbiamo letto dalla stampa il resoconto del viaggio da Torre del Greco a Castellammare e ritorno del Sindaco Mennella. I “suoi” dati confermano che la sperimentazione funziona“. Apre così la risposta di EAV ai problemi ribaditi da Luigi Mennella dopo il viaggio-test con il quale il sindaco ha voluto verificare con mano le tante lamentele dei viaggiatori che nei primi giorni di funzionamento del nuovo orario si sono fatti sentire sui social e non solo.
Oggetto delle rimostranze, oltre ai ritardi che EAV prometteva di risolvere e che invece sembrano essere peggiorati, soprattutto il fatto che questo nuovo piano sperimentale prevede la soppressione delle fermate di San Giorgio, Portici, Ercolano e Torre del Greco dalla linea diretta Napoli-Sorrento. Il viaggio è stato seguito passo passo dalle telecamere di Vesuvio Live, come testimonia il video-reportage: e questo ci rende, per forza di cose, testimoni diretti delle parole di Mennella.
“Distinguiamo i commenti generali sulla Vesuviana da quelli sulla sperimentazione in atto, perché confondere i due aspetti è poco corretto” – prosegue EAV – “Mennella dice che i treni erano affollati (lo sono da 60 anni, praticamente da sempre) e vecchi (sono vecchi da almeno vent’anni, perché hanno cinquant’anni di vita e dopo trent’anni dovrebbero andare in pensione, Mennella lo scopre ora?). Un dato di fatto che la società riconferma nero su bianco: ma che di poco o nulla migliora l’esperienza di viaggio dell’utenza che quotidianamente è costretta a viaggiare in quei convogli, appunto, vecchi ed affollati con tutti i disagi del caso.
Ma EAV intende soffermarsi sui risultati della sperimentazione del nuovo orario. Secondo l’azienda, le nuove tabelle stanno funzionando e l’esperienza del caffè a Castellammare di Mennella non farebbe che confermarlo, testimoniando di un ritardo complessivo di 15 minuti sulla normale tabella di marcia in funzione fino alla fine di giugno scorso: “Parliamo ora degli orari con la sperimentazione. Rielaboriamo i dati da lui riportati, non abbiamo motivo di dubitare che siano quelli reali, perché Mennella è persona seria. Bene, lui dichiara: “due ore ed un quarto per arrivare a Castellammare, prendere un caffè e tornare indietro a Torre del Greco”. Dichiara che i treni sono arrivati praticamente puntuali (ritardi di 2,3 minuti). Ora consideriamo che il tempo di percorrenza tra Torre Annunziata e Castellammare è di 40 minuti.
Quindi senza sperimentazione e senza cambio treno, per andare e tornare, avrebbe impiegato 80 minuti, cui occorre aggiungere il tempo del cambio treno a Castellammare per tornare indietro con attesa di almeno dieci minuti, i ritardi che con il vecchio orario erano la prassi almeno nell’ordine di quindici minuti, il tempo del caffè di almeno quindici minuti. Totale 120 minuti. Quindi 2 ore. Lui ha impiegato due ore e quindici minuti. I quindici minuti sono esattamente il disagio che comporta la sperimentazione per chi deve cambiare a Torre Annunziata con la nuova sperimentazione” – è l’attenta analisi di EAV – “In sostanza i dati di Mennella confermano che la sperimentazione, da questo punto di vista, funziona. Infatti ha dovuto attendere il treno in coincidenza a Torre Annunziata, sia all’andata che al ritorno, per appena 7/8 minuti, per un totale, appunto di 15 minuti”.
In realtà, in quanto testimoni diretti del viaggio, possiamo affermare che il ritardo del primo treno, in partenza da Torre del Greco, è stato di 5 minuti. Di poco superiore l’attesa per la ripartenza da Castellammare. L’attesa a Torre Annunziata, sotto il sole di luglio per l’insufficienza della pensilina, è stata di 12 minuti all’andata e nulla al ritorno poiché la coincidenza era già in stazione: ma questo è stato possibile solo grazie al discreto “tono atletico” di tutti i componenti della delegazione: una persona anziana, una mamma con un carrozzino o, peggio, un disabile, avrebbe sicuramente visto allontanarsi sotto il naso l’accelerato per Porta Nolana. Categorie di persone che sia Mennella che l’assessore ai trasporti Vitiello, oltre al vicepresidente di Federalberghi Costa del Vesuvio Sorbo, hanno riconosciuto come le più svantaggiate da questa situazione.
“Naturalmente lo avevamo detto in partenza. Se si guasta un treno o si guasta uno scambio (perché vecchi i treni e la infrastruttura) o i vandali rompono le porte (come è successo su altri treni proprio ieri sera), sperimentazione o meno ci sono problemi e salta tutto. Per fortuna non è successo nel viaggio del Sindaco. Saremo sempre a disposizione del Sindaco Mennella per discutere di tutto e per accettare suggerimenti. Monitoreremo, studieremo, cambieremo quello che è necessario, quando avremo chiaro il quadro ed i risultati della sperimentazione e vantaggi e svantaggi dei cittadini di Torre del Greco come degli altri utenti della vesuviana.”
Purtroppo il periodo ipotetico non rende giustizia a ciò che pendolari esauriti e turisti spaesati testimoniano di vivere quotidianamente: i treni si rompono abbastanza spesso. Il sindaco è stato fortunato, tanti altri utenti dicono di non esserlo. E i ritardi che vengono segnalati con tanto di foto sono lontani dai 2/3 minuti, raggiungendo tranquillamente la doppia cifra ed in qualche caso superando l’ora. E’ in ogni caso oggettivamente positivo il fatto che l’esperienza diretta delle istituzioni ed il megafono offerto da noi organi di stampa possa innescare un dibattito costruttivo con la speranza che il risultato finale sia un miglioramento complessivo della quotidianità dei cittadini e dell’esperienza di viaggio dei tanti turisti che stanno affollando la nostra bellissima terra.