Il grande cuore dei torresi: hanno scavato a mani nude tra le macerie per salvare tutti

I soccorritori tra le macerie del palazzo crollato a Corso Umberto I a Torre del Greco


Nella mattinata di ieri la città di Torre del Greco ha dovuto fare i conti con un evento drammatico che, come spesso accade, ha fatto emergere il lato più bello e rappresentativo del popolo partenopeo: subito dopo il crollo della palazzina nel centro storico, tanti torresi sono accorsi sul posto per scavare a mani nude tra le macerie e salvare i propri concittadini. Ed è anche grazie a loro, alla macchina di salvataggio che è partita tempestivamente, se abbiamo potuto tirare un sospiro di sollievo nell’apprendere che tutte le vittime sono estratte sane e salve dall’ammasso di pietre.

Crollo Torre del Greco, il grande cuore dei torresi: tutti scavano tra le macerie

Poco dopo le 11 di ieri, lo stabile posto in Corso Umberto I è letteralmente ceduto, affossando, sotto pietre e calcinacci, alcune persone che si trovavano all’interno delle loro abitazioni al momento del crollo. Tra queste Francesca Pia, una ragazza di 19 anni attualmente ricoverata in terapia intensiva.

Sembrava una tragedia annunciata, si temeva per la vita dei residenti dell’edificio e dei passanti che, proprio in quel momento, avrebbero potuto aggirarsi di lì. Ma i torresi non si sono persi d’animo e nonostante la calda giornata festiva hanno lasciato le loro abitazioni, i loro impegni, le loro famiglie, per unirsi tutti in strada a cercare corpi da estrarre.

Da loro sono partiti i primi soccorsi, seguiti a ruota dall’arrivo tempestivo dei Vigili del Fuoco e delle forze dell’ordine. Sono stati i cittadini ad avvertire le urla della giovane Francesca e a precipitarsi su quel cumulo di pietre che ricoprivano il suo corpo.

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“Aveva le gambe bloccate, abbiamo cominciato a rimuovere ogni cosa con le mani e con tutto quello che avevamo a disposizione. Poi sono arrivati anche gli altri. Io stavo pulendo le cozze a casa mia, giusto di fronte. Poi è successo il finimondo” – ha raccontato un cittadino a Il Corriere del Mezzogiorno.

Sfidando il caldo asfissiante, i torresi hanno scavato a mani nude tra le macerie con un unico obiettivo: quello di salvare la vita ai propri concittadini, colpiti da una inaspettata e brutale disgrazia. Un comportamento doveroso e forse del tutto naturale ma che non vogliamo dare per scontato, ringraziando sentitamente coloro che hanno contribuito a non trasformare in tragedia un simile dramma.

L’ennesima conferma del fatto che, in situazioni del genere, il popolo napoletano non si risparmia mai, dando vita ad una potente macchina solidale che sfida ogni tipo di avversità.


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