“L’iscrizione a Medicina è una porcheria, un marchettificio”. Parola di Vincenzo De Luca che, nella giornata di ieri, è stato all’hotel Poseidon di Torre del Greco per un convegno sull’Asl Napoli 3 Sud.
Il Presidente della Regione Campania ha affrontato un argomento che gli sta particolarmente a cuore: la carenza di personale sanitario, che dipende non solo dalla carenza dei fondi dei quali il principale responsabile è lo Stato, che finanzia maggiormente le regioni del Nord pur avendo queste centinaia di migliaia di abitanti in meno rispetto alla Campania, ma anche da un numero di medici inferiori rispetto al fabbisogno nazionale. In tale ottica, il numero chiuso alla facoltà di Medicina è un assurdo logico.
De Luca ha posto l’accento anche sulla possibilità effettiva che il ragazzo di una famiglia normale possa superare il quiz: “L’iscrizione alle facoltà di medicina è diventata un marchettificio, è una porcheria. Non solo per i test, i quiz e le palle varie. Abbiamo ragazze e ragazzi che per affrontare i test di accesso vanno a fare i corsi di formazione a 5mila euro. È una vergogna. I figli della povera gente non possono più andare a Medicina e non va bene”.
Si è soffermato anche sulle conseguenze psicologiche ai danni di questi giovani che, tentando più volte di entrare a Medicina, non ci riescono sentendosi inadeguati, inferiori, meno validi rispetto a chi invece può permettersi di pagare svariate migliaia di euro per facilitarsi la vita.
Diversi sono gli argomenti toccati durante il convegno di ieri: dalle nuove attrezzature per gli ospedali dell’Asl Napoli 3 Sud agli investimenti a Penisola Sorrentina, Nola e soprattutto Castellammare di Stabia, dove sorgerà un nuovo “piccolo Monaldi”. Evasivo invece il presidente sulla questione ospedale Maresca: sui nuovi progetti, ha invitato i giornalisti a rivolgersi al direttore dell’Azienza Sanitaria Locale.