Arrivato a Torre del Greco con l’obiettivo di alzare l’umore di una città intera che era devastato dopo la deludente stagione “dell’asticella che si doveva alzare”. Bruno Caneo a giugno ha firmato con una premessa che paradossalmente era anche più complessa di quella presa in consegna nel febbraio del 2021. Una Turris devastata da una stagione stregata che aveva assolutamente bisogno di nuova linfa per non perdere la categoria. Naturalmente è ancora presto ma le sinfonie contro Benevento e Crotone sono state gioia per tutti i tifosi corallini che ora non vogliono smettere di sognare.
Una sorpresa, una garanzia, chiamatela come volete, ma forse nemmeno i tifosi più ottimisti pensavano di ritrovarsi dopo Crotone e Benevento a quota 6 punti e in vetta alla classifica. Una Turris giovane e volenterosa, proprio come il suo mister che ha messo la firma sul suo ennesimo capolavoro tecnico e tattico. Guai a chi tocca il suo 3-4-3 a suon di fantasia e palla a terra.
La difesa nonostante tutto è collaudata (aspettando anche il miglior Frascatore). Cocetta è una garanzia potremo definirlo un “finto under” vedendo come si muove in campo e con quanta sicurezza difende. Miceli è il collante perfetto tra il ragazzo ex Udinese e Frascatore (l’uomo con più libertà offensiva dei tre). A centrocampo palla a Daniele Franco e fatelo “cantare”, il regista di Bruno Caneo come sempre è una gioia per gli occhi e per chi di pallone se ne intende. I suoi lanci sono fatti col goniometro (vedi quello per Cum per il gol dello 0-1). Sangue freddo anche quando viene sistematicamente raddoppiato e sicurezza per il suo compagno di reparto Scaccabarozzi che anche ieri è stato invalicabile, correndo per novanta minuti e più.
Le fasce poi sono gioia per gli occhi, Cum è una scommessa decisamente vinta, l’under perfetto per Caneo, attento in difesa e letale quando attacca. Specialità della casa, gli inserimenti e la progressione palla al piede, su 6 gol della squadra, in 3 c’è il suo zampino. Dall’altra parte invece spazio a Contessa, che con il tecnico sardo sembra essere ritornato quello che abbiamo sempre apprezzato nella sua splendida carriera. Il suo mancino è un toccasana per Maniero e compagni che ringraziano.
In attacco, chi entra fa male, D’Auria, De Felice, Nocerino, Giannone che sembra essere ritornato il caro e vecchio Luca. Ma la menzione d’onore va al bomber Riccardo Maniero, tre gol in due partite, sponde aeree, inserimenti e quel colpo di testa che anche a 35 anni (quasi 36) è ancora implacabile per tutte le difese. Chissà quest’anno dove vuole arrivare…