VIDEO/ Torre del Greco, sfollati in protesta: “Il Comune ci abbandona. Fitti altissimi, dormiamo in auto”
Ott 03, 2023 - Giuseppe Mennella
Gli sfollati del crollo a Torre del Greco in presidio a Palazzo Baronale
A Torre del Greco la protesta degli sfollati interessati dal crollo della palazzina nel centro storico dello scorso 16 luglio. A quasi tre mesi di distanza da quell’evento, che non ha provocato vittime ma che è comunque una tragedia per chi ha perso tutti i propri averi, le persone che sono rimaste senza casa ieri hanno dovuto anche lasciare l’albergo. Questa notte alcuni hanno dormito in auto. Si tratta anche di famiglie con i bambini piccoli.
Gli sfollati del crollo a Torre del Greco in presidio a Palazzo Baronale: “Non abbiamo un tetto. Affitti improponibili”
VesuvioLive.it ha raggiunto gli sfollati in presidio all’esterno di Palazzo Baronale che spiegano come sia stato loro detto che, secondo il Comune di Torre del Greco, sarebbe finita la fase emergenziale. L’amministrazione ha messo a loro disposizione una somma una tantum tra i 2500 e 3000 euro (in base al nucleo familiare) che tuttavia è ritenuta esigua: dovrebbe servire a ripartire affittando una nuova casa, acquistare i mobili, almeno la cucina ed i letti con gli armadi, allacciare le utenze. Chi ha i bambini deve provvedere anche a tutto ciò che serve ai piccoli.
Gli sfollati affermano: “Il sindaco ha detto di aver speso 1 milione e 400mila euro per l’emergenza, ma l’emergenza c’è ancora. Chi è entrato in casa è perché non è crollata, ma noi siamo ancora qua e stiamo dormendo in macchina. In questi mesi ci hanno fatto cambiare diversi alberghi, anche fuori Torre del Greco, non abbiamo mai detto nulla. Ma a noi devono garantire un tetto finché non ci sia una perizia sul palazzo. Non possono dirci di affittare case, non siamo in villeggiatura. E un affitto qui costa in media 800/900 euro al mese. Dovremmo ripartire da zero ma non riusciamo a trovare un altro appartamento da affittare perché oggi i prezzi sono improponibili a Torre del Greco”.
Un ragazzo: “Prima pagav0 520 euro, ora ne vogliono 900”
Un ragazzo spiega: “Prima pagavo 520 euro al mese. Se il Comune facesse da intermediario per avere una casa allo stesso costo? Mi andrebbe bene, ma dovrei comprare tutto dalla a alla zeta, tutti i beni di prima necessità. Mobili, cucina, lavatrice, scaldabagno, tutto”. Un altro sfollato spiega: “Abbiamo tutto sequestrato. I miei figli non hanno indumenti invernali, dobbiamo comprarli tutti da capo. Il palazzo crollato non è presidiato, non sappiamo se c’è ancora tutto quello che abbiamo lasciato”.
Gli sfollati dormono in auto, i figli smistati a destra e sinistra
Cosa chiedono queste persone alle istituzioni? “Da qui non ce ne andiamo finché non ci daranno una cosa concreta. Non vogliamo nessuna villa, non vogliamo nessun palazzo. Vogliamo solo i nostri diritti e un tetto per i nostri figli. Stop. Ci hanno abbandonato e siamo per strada. Noi abbiamo dormito in macchina con le nostre mogli e i bambini li abbiamo dovuti smistare perché purtroppo i familiari non ci possono accogliere tutti insieme. Siamo famiglie di 5 o 6 persone e non possono tenerci tutti in una casa”.
Servizio di Giuseppe Mennella