In occasione di Turris-Juve Stabia la società di Torre del Greco ha indetto la cosiddetta giornata corallina, un’iniziativa in voga ormai da qualche anno ed in virtù della quale l’abbonamento non ha validità per l’ingresso allo stadio. Questo significa che anche chi è abbonato deve pagare il biglietto.
Solitamente la giornata corallina viene stabilita quando vi sono partite di cartello. La gara tra Turris e Juve Stabia è proprio una di queste: si scontrano la prima (solitaria) e la terza in classifica in un campionato che finora sta riservando molte sorprese. Contrapposizione al vertice anche se entrambe le società cercano di restare con i piedi per terra, con la Turris in particolare che ha ribadito come l’obiettivo continui ad essere la salvezza. A prescindere comunque dalle posizioni attualmente occupate in classifica, la partita è calda, molto calda a causa della rivalità tra le due tifoserie. Da più di 20 anni la sfida è a senso unico per i tifosi: si è svolto il 15 ottobre 2000 l’ultimo derby con entrambe le tifoserie allo stadio.
Un mix di ingredienti che dà come risultato la certezza di una ben soddisfacente vendita dei tagliandi e, perciò, un incasso ragguardevole per la Turris che potrà contare sull’ulteriore contributo dei tifosi che hanno già partecipato positivamente alle sorti societarie acquistando la tessera. Gli abbonati che sono la parte più accesa e passionale del tifo corallino, che assicura sostegno sempre, anche in trasferta e con centinaia di elementi che sacrificano con gioia tempo e denaro pur di seguire la squadra. E sappiamo quanto possa essere complicato in questo momento storico dove molte famiglie sono costrette a ponderare bene ogni euro speso.