Durante la settima puntata di Turris Live di ieri sera (il programma di Vesuvio Live dedicato al mondo corallino che va in onda ogni lunedì alle ore 21:00 sui nostri canali social), tra i vari ospiti che ci hanno raggiunto si è collegato dalla California l’ex centrocampista della Turris, Enrico Amore.
Enrico Amore è stato una grandissima ala sinistra. Alla Turris sono legati i ricordi della prima esperienza tra i grandi giocando nelle stagioni 1993/94 e 1994/95. La sua carriera è poi continuata nell’elite del calcio campano tra Savoia, Avellino e Salernitana, dove è ricordato da tutti per le sue splendide abilità palla al piede. Dopo le buone esperienze fuori dalla Campania tra Grosseto, Cittadella, Cremonese, Arezzo e Perugia ha deciso di chiudere la sua carriera alla Juve Stabia nel 2010.
L’ex ala a Turris Live ha aperto il discorso legato alla sua doppia esperienza a Torre del Greco e Castellammare di Stabia analizzando il momento delle due squadre: “La Turris arriva da un ottimo risultato ottenuto in extremis, ma queste sono le vittorie più belle. La Juve Stabia sta facendo un campionato fuori da ogni pronostico, credo che sicuramente vedremo una partita frizzante, bella e piena di emozioni. Mi dispiace dell’assenza dei tifosi ospiti, in questo calcio dei nostri giorni a pagare le conseguenze sono sempre i tifosi a cui vengono private le emozioni di queste partite che non arrivano sempre tutti gli anni, per me era giusto far vivere questa partita ad entrambe le tifoserie”.
E sul tifo per sabato, Enrico ci rivela: “La partita purtroppo non la seguirò perché sarò in aereo e dall’America perderò due giorni. Ti garantisco che ci ho pensato a questa cosa, in virtù di ciò accenderò il telefonino appena atterro e leggerò il risultato, l’importante è che sarà una giornata di festa, speravo tanto che ci fossero anche i tifosi della Juve Stabia, perché i tifosi hanno bisogno di vivere tutte queste emozioni”.
Con Enrico il passaggio sulla sua Turris è doveroso, ecco cosa ci rivela: “Grazie al mister Merolla e il direttore Lopez i miei inizi sono grazie alla Turris con un gruppo fantastico, sfiorando sul campo la promozione poi avuta un mese dopo. Torre del Greco mi ha lanciato come uomo, ho capito il significato di stare con i grandi qui, giocando in una squadra con tanti calciatori grandi, quell’anno erano quattro giovani: io, Cipolla, Cangiano e Balzano. Adesso purtroppo su 24 elementi, venti sono giovani e quattro senior e lì purtroppo perdi molti insegnamenti o linee guida”.
Sulla squadra di Bruno Caneo e il parallelismo con la sua di Turris, l’ala afferma: “La Turris ha fatto dei buoni risultati all’inizio ed ora sta facendo un campionato dignitoso. Leggendo le parole dell società che punta alla salvezza posso dire che per ora stanno andando bene. Io ero in gruppo di uomini veri e questo più mi è rimasto dentro, per cui aldilà della forza dei singoli la nostra forza era il gruppo e in campo eravamo perfetti, specialmente nel reparto difensivo. Quest’anno io comunque leggendo la rosa non vedo una squadra giovane ma soprattutto con pochi calciatori di livello, la Turris ha molti uomini di categoria che possono essere incisivi, un allenatore che ha dimostrato di far sapere giocare le squadre, bisogna solo trovare la serenità e l’entusiasmo della piazza”.