Nove partite, venti gol subiti e una zona playoff che mercoledì rischia di scivolare dalle mani dei corallini. Il problema della Turris, non si può nascondere, è la difesa: una media di più di due gol subiti a partita e le zero porte inviolate in questi primi quasi due mesi di campionato, così la piazza corallina si interroga sulle troppe fragilità coralline in fase difensiva.
Anche Bruno Caneo sembra non trovare la giusta via in questa situazione, nonostante i tanti cambi di uomini e schemi, l’unico giocatore a riuscire a dare una stabilità sembra essere solo uno ora come ora ed è Stefano Esempio.
Ritornato a Torre del Greco dopo aver lasciato la piazza nell’estate del 2022, il pupillo di casa (essendo lui cresciuto nel settore giovanile dei corallini) è ritornato a luglio per completare il reparto difensivo. Non essendo più under come due anni fa, Esempio ha perso lo status da titolare nella difesa a tre di Caneo ed ha iniziato la sua stagione lontano dai riflettori seduto in panchina, trovando difficoltà anche a inserirsi nelle cinque sostituzioni del tecnico sardo, complice lo stato da “over” che ora pesa sulle sue spalle.
Nella trasferta di Potenza, però, complice la voglia di Bruno Caneo di cambiare per cercare una stabilità difensiva, Esempio parte da titolare al centro della difesa e lotta contro tutto e tutti, mettendosi nel taschino un attaccante come Caturano. Stefano si è poi riconfermato nella nefasta sconfitta contro la Juve Stabia, cercando di salvare il possibile e lavorando il doppio, complice la serata nera di Mirko Miceli. Nel secondo tempo in dieci uomini e una Turris totalmente ribaltata in avanti si è dimostrato l’unico lucido in fase difensiva, mandando un segnale importante a mister Caneo.
Ora come ora la Turris deve puntare su Esempio che ha dato una dimostrazione di professionalità incredibile, prendendosi un posto da titolare che sembrava lontano ad inizio stagione. In una squadra che poi ha così tanti problemi in difesa è urgente avere una figura come quella di Stefano per dare sicurezza ad un reparto che mostra ancora troppe difficoltà. A Taranto ci sarà la prova del nove, per capire una volta per tutte se il numero due dei corallini può diventare la svolta in una situazione in cui non si riesce ancora a trovare la quadra definitiva.