Torre del Greco, le concessioni demaniali marittime al porto passano sotto la gestione dell’ente di Palazzo Baronale: finora le funzioni erano in capo alla Regione Campania.
La Regione dice sì all’amministrazione guidata dal sindaco Luigi Mennella: sarà il comune ad occuparsi delle concessioni demaniali marittime per ciò che concerne il porto. Una risposta in tempi record quella di palazzo Santa Lucia, contenuta in una delibera che la giunta del governatore Vincenzo De Luca ha licenziato nei giorni scorsi.
Tutto segue l’atto deliberativo che l’esecutivo di Torre del Greco aveva prodotto lo scorso 23 ottobre, con il quale il comune avevo chiesto all’ente campano di potersi occupare delle “funzioni amministrative relative al rilascio di concessioni di beni del demanio marittimo” presso lo scalo cittadino.
Per l’amministrazione, infatti, “il porto e le relative aree demaniali assumono un ruolo strategico per lo sviluppo economico e pertanto dovranno essere sottoposte ad una generale riorganizzazione finalizzata alla risoluzione di alcune criticità, migliorandone l’attrattività e la ricettività turistica, nonché la funzionalità di alcuni specifici settori produttivi”, anche perché – è il convincimento dell’esecutivo guidato dal sindaco Mennella – “una gestione delle aree eventualmente in contrasto con il progetto di riqualificazione e delocalizzazione di alcune funzioni, potrebbe compromettere irrimediabilmente le finalità di questa amministrazione”.
Un controllo diretto ed immediato, quindi, sulle attività che interesseranno le aree demaniali del porto sul territorio di Torre del Greco nella più generale ottica di agevolare a questa amministrazione l’ambizioso progetto di totale rinnovamento dello scalo torrese.
Alla richiesta di Palazzo Baronale, la Regione ha risposto in tempi record, concedendo appunto “le funzioni amministrative relative al rilascio di concessioni di beni del demanio marittimo nell’ambito portuale”. Questo permetterà al comune, con decorrenza “dalla data di sottoscrizione del verbale di consegna”, di poter esercitare le funzioni sugli “atti relativi alle concessioni di beni del demanio marittimo che rientrano nell’ambito portuale ricadente nel proprio territorio”.