Per la Turris il momento è complicato e sabato è arrivata l’ennesima sconfitta in quel di Catania: a condannare i corallini un gol di Bouah arrivato al 97′, nonostante i cinque minuti di recupero inizialmente concessi dal direttore di gara. Un’estensione di oltre due minuti che fatto scaturire numerose polemiche negli spogliatoi e non solo (una di questa è stata mossa anche dal nostro ospite a Turris Live, Vincenzo Marinacci). Come riportato però dal referto dell’arbitro Vogliacco le contestazioni a suo carico sono partite dal terreno di gioco, con Matera e il tecnico Caneo coinvolti in primis.
Una serie di proteste che sono iniziate in campo, ma si sono protratte anche negli spogliatoi. A causa di questa coda polemica, il tecnico sardo e il mediano ex Avellino salteranno la complicata partita di domenica pomeriggio alle ore 18:30 contro l’Audace Cerignola. Questo il comunicato del Giudice Sportivo in merito:
UN TURNO DI SQUALIFICA A BRUNO CANEO: “Per avere, al termine della gara, tenuto una condotta ingiuriosa nei confronti dell’Arbitro in quanto dalla panchina si dirigeva verso l’Arbitro e pronunciava al suo indirizzo una frase offensiva. Misura della sanzione in applicazione degli artt. 13, comma 2 e 36, comma 1, lett. a), C.G.S., valutate le modalità complessive della condotta”.
-UN TURNO DI SQUALIFICA AD ANTONIO MATERA: “Per avere, al termine della gara, tenuto una condotta irriguardosa nei confronti dell’Arbitro in quanto si dirigeva verso l’Arbitro e pronunciava al suo indirizzo una frase irriguardosa. Misura della sanzione in applicazione degli artt. 13, comma 2 e 36, comma 1, lett. a), C.G.S., valutate le modalità complessive della condotta”.
Oltre alla squalifica comminata ai due tesserati, la Turris dovrà pagare una multa di 400 euro per aver danneggiato la porta principale del proprio spogliatoio a fine partita. Ecco il comunicato del Giudice Sportivo in merito:
-AMMENDA DI 400 EURO ALLA TURRIS: “Per fatti violenti e contrari alle norme in materia di ordine e di sicurezza commessi dai suoi tesserati, consistiti nell’avere danneggiato la porta dello spogliatoio loro riservato. Misura della sanzione in applicazione degli artt. 6, 13 comma 2, e 26 C.G.S., valutate le modalità complessive dei fatti, considerati i modelli organizzativi adottati ex art. 29 C.G.S. (r. c.c., integrazione r. c.c., – documentazione fotografica, obbligo di risarcimento danni se richiesto)”;