Rifiuti, a Torre del Greco arrivano i vigilanti per i controlli: rimborsi fino a 150 euro


La svolta rifiuti, con il nuovo piano di conferimento entrato in vigore, prosegue a Torre del Greco con l’avvio delle attività di vigilanza ambientale: la giunta guidata dal sindaco Luigi Mennella ha appena approvato la delibera che prevede l’entrata in servizio di appositi vigilanti, individuati attraverso le associazioni di volontariato, che si assicureranno del corretto smaltimento dei sacchetti.

Rifiuti, a Torre del Greco arriva la vigilanza

I volontari impiegati nei servizi di vigilanza legati alla raccolta differenziata, e più in generale a tutto ciò che attiene i rifiuti, avranno il compito di favorire l’informazione e l’educazione dei cittadini circa le modalità e il corretto conferimento dei rifiuti oltre ad adottare strategie di prevenzione nei confronti di quegli utenti che arrecano danno all’ambiente, all’immagine e al decoro del territorio comunale.

Dovranno, inoltre, vigilare, controllare e accertare, con dovere di segnalazione alla polizia municipale ed in coordinamento con la stessa, le violazioni di norme nazionali in materia ambientale, dei regolamenti comunali e delle ordinanze sindacali relative in via prioritaria a deposito, gestione, raccolta e smaltimento dei rifiuti.

Con l’approvazione della delibera seguirà la pubblicazione di un apposito “avviso per raccogliere le manifestazioni di interesse da parte delle associazioni”. E’ quanto si legge nell’atto licenziato dall’esecutivo.

La convenzione che andrà a regolare i rapporti tra l’amministrazione comunale e le associazioni di volontariato che si occuperanno dei compiti stabiliti dall’ente è composta da un totale di nove articoli. Verrà anche stabilito il numero minimo di volontari che quotidianamente saranno impegnati nelle iniziative legate alla vigilanza ambientale.

“Per lo svolgimento delle attività – viene spiegato – non vi è alcun onere per l’amministrazione. Tuttavia, trattandosi di attività rientranti nel terzo settore, sarà riconosciuto un contributo a titolo di rimborso spese il cui importo massimo “potrà essere pari a 150 euro mensili per ogni figura coinvolta; tale cifra concorre all’erogazione fino a 1.500 euro mensili per ogni associazione interessata”.


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