Una nuova uscita dell’autostrada Napoli-Salerno a Torre del Greco, la ripresa dei lavori che interessano il territorio comunale, un cavalcavia autostradale in zona Camaldoli e la rinomina delle attuali uscite autostradali: l’amministrazione Mennella cala il poker di richieste alla società concessionaria “Salerno Pompei Napoli Spa” e al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Una lettera per la “rivoluzione dell’autostrada” a Torre del Greco
L’amministrazione comunale chiede un’accelerata in merito alle
opere di completamento ricadenti nel territorio di
Torre del Greco e relativi ai lavori di ammodernamento realizzati sull’
autostrada A3 Napoli-Salerno. Lo fa con una lettera firmata dal
sindaco Luigi Mennella e dal vicesindaco con delega ai lavori pubblici
Michele Polese, indirizzata alla società “Salerno Pompei Napoli spa” e alla
direzione generale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
La missiva ricorda gli esiti di un incontro avvenuto nei mesi scorsi, durante il quale l’ente aveva evidenziato “come il lungo tempo intercorso per la realizzazione delle opere abbia cagionato grave disagio alla popolazione, a causa della mancata esecuzione di interventi di collegamento”. In quella circostanza il Comune aveva chiesto “ai rappresentanti della nuova concessionaria autostradale, di porre in atto tutte le azioni possibili per una sollecita ripresa, avanzando a titolo di compensazione, a fronte dei disagi subiti dalla popolazione, la richiesta di nuove opere, promuovendo anche con il Ministero delle Infrastrutture, un tavolo di concertazione”.
Troppi disagi per i lavori, Autostrade risarcisca la città con altre opere
Lavori sospesi ed incompiuti, quindi, con tanti disagi per i cittadini che vivono attorno all’autostrada che taglia in due la zona alta della città. In cambio di questi disagi, oltre ad un’accelerata per il completamento e la chiusura dei cantieri, Mennella e Polese chiedono che la società concessionaria metta in atto delle opere compensative.
L’uscita di S.Maria La Bruna
Il primo intervento richiesto è l’apertura di un
nuovo svincolo autostradale in località Santa Maria la Bruna, individuando quali aree utili allo scopo la pineta al km 15 dell’A3, con uscita in corrispondenza di
via Giovanni XXIII. Si tratterebbe di uno snodo importantissimo, a metà strada tra le già esistenti uscite di Torre del Greco e Torre Annunziata Nord: e
potrebbe essere una manna dal cielo per il traffico cittadino, visto che gli automobilisti che quotidianamente sono costretti a prendere la Napoli-Salerno non sarebbero costretti ad intasare il traffico del centro verso via Cavallo o di Leopardi in direzione
Torre Annunziata.
Si tratterebbe, in parte, anche di un ritorno al “passato remoto”: l’area individuata ha ospitato per diversi anni un contestato campo rom, oggi abbanonato; l’impianto di uscita riqualificherebbe la zona e – chissà – potrebbere riportare ai vecchi fasti la fatiscente struttura visibile sulla destra a chi transita in direzione sud. Si tratta di una struttura nata agli inizi del secolo scorso che forniva ristoro e souvenir della nostra terra ai primi automobilisti: in pratica, uno dei primi autogrill della storia d’Italia.
Cavalcavia Camaldoli: collegherà la zona alta alla nuova bretella
L’amministrazione richiede, al terzo punto, una strada di collegamento tra la nuova bretella, in corso di realizzazione a cura e spese dell’amministrazione, su via Lamaria e via del Monte, dove la concessionaria dovrà ultimare il collegamento monte-valle con l’opera denominata progettualmente “Cavalcavia Camaldoli”.
Nuovi nomi per le uscite: più importanza a Torre del Greco
Come si evince dalla lettera firmata da Mennella e Polese, si è inoltre concertato di effettuare alcune modifiche alla cartellonistica presente in autostrada, in modo che l’attuale svincolo di Torre Annunziata nord sia anche denominato Torre del Greco sud: un doppio nome per l’uscita nei pressi del tribunale oplontino, effettivamente situato a pochi metri dal cartello che da il benvenuto a Torre del Greco ed utilizzata quotidianamente da migliaia di cittadini corallini.
Contestualmente, le indicazioni relative all’attuale svincolo di Torre del Greco dovrebbero essere stabilita la denominazione “Torre del Greco nord”, integrando con un cartello che riporti la scritta “Vesuvio-Cratere”. Un passo in più per caratterizzare la città del corallo come porta di ingresso per il Vulcano più affascinante del mondo: un ruolo oggi monopolizzato dai “cugini” della confinante Ercolano.