Un profilo Facebook “fake”, costruito ad arte per impersonificare il sindaco di Torre del Greco Luigi Mennella, ma dietro quella maschera virtuale non c’era il primo cittadino della città del corallo: l’azione probabilmente di un “burlone” oppure di malintenzionati che avrebbero potuto scatenare conseguenze anche gravi.
Nella mattinata di domenica 26 novembre ha fatto la sua comparsa su Facebook e tra le amicizie suggerite a molti conoscenti del sindaco Luigi Mennella: un profilo con l’immagine dell’avvocato alla guida di Palazzo Baronale dal 29 maggio scorso e la foto di copertina riportante i momenti di proclamazione della giunta. Tutto uguale alla pagina ufficiale “Luigi Mennella Sindaco di Torre del Greco”, ma dietro quel profilo si celava qualcun altro.
Per i meno esperti, occorre fare una precisazione: sul famoso social network Facebook esistono due tipologie diverse di iscrizioni, i profili personali e le pagine. Queste ultime sono gestite da organizzazioni, professionisti, personaggi famosi e servono a comunicare notizie ed aggiornamenti che ormai, vista la popolarità della piattaforma, assumono quasi un carattere di “ufficialità”; è il caso della pagina “Luigi Mennella Sindaco di Torre del Greco”, utilizzata per promuovere agli utenti social le attività del comune corallino, tra le quali bandi, avvisi importanti, allerte. O delle stesse pagine della nostra testata “VesuvioLive”, con le quali vengono diffuse le notizie.
Il profilo personale è quello utilizzato dalla maggior parte degli utenti “comuni” per tenersi in contatto con amici e parenti e leggere le news che arrivano dalle pagine: hanno carattere individuale e personale, ma anche tante limitazioni. Possono essere resi privati, disponibili soltanto agli “amici” dei quali si accetta la richiesta di collegamento ed hanno un “pubblico” massimo di 5000 utenti. La differenza è sostanziale, ma giocando sullo scambio di persona si possono ingannare anche i frequentatori più assidui della rete. Così, ignoti hanno realizzato un profilo personale con l’immagine del sindaco, uguale alla pagina, forse proprio allo scopo di confondere gli utenti.
Quella che potrebbe sembrare una semplice bravata, in realtà potrebbe nascondere intenti ben più gravi e criminali: in primis, registrarsi ad un qualsiasi social network utilizzando le foto e le informazioni di terze persone è un reato penale e prevede la reclusione da 2 a 6 anni. Si configura come furto d’identità digitale ed assume aspetti inquietanti se a farne le spese sono figure istituzionali: potrebbero essere usati per diffondere false notizie o ingiustificati allarmismi.
Il problema della veridicità delle informazioni in rete è vasto e non troppo lontano dalla nostra realtà: il 3 ottobre 2023 fu diffuso in rete un falso avviso del comune di Torre del Greco che, sull’onda della paura per lo sciame sismico che coinvolge i Campi Flegrei, invitava la popolazione a tenersi pronta per un’eventuale imminente evacuazione dell’area vesuviana. La notizia fu subito segnalata come falsa, proprio attraverso le nostre telecamere, e gli autori denunciati per il procurato allarme.
Nel caso del profilo creato ad hoc per sostituirsi al primo cittadino, esso ha avuto vita breve: grazie alle numerose segnalazioni, in poche ore è stato rimosso dalla piattaforma.