Sandro Orlando, consigliere Assocoral, è intervenuto a margine della conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa “Immacolata Online” promossa dalla redazione di Vesuviolive.it, che si è tenuta lunedì 4 dicembre al Palazzo Baronale di Torre del Greco. L’intento è stato quello di sottolineare lo stretto legame tra due simboli della città di Torre del Greco: il culto dell’Immacolata e la lavorazione di coralli e cammei.
La preziosa statua dell’Immacolata che tra pochi giorni girerà per le vie del centro di Torre del Greco su un carro trionfale ha una storia fatta di devozione e legame con il territorio. Esso si è espresso nei secoli con la preghiera dei fedeli ma anche con atti di donazione di beni e gioielli: nel 1954, nel centenario della proclamazione del dogma dell’Immacolata Concezione, la statua custodita in Santa Croce fu incoronata ed arricchita di gioielli. Furono i torresi, a circa 10 anni dalla fine del disastroso conflitto mondiale, ad elargire i pochi beni che avevano per onorare la loro protettrice: tra essi, anche gioielli in corallo e cammei dei quali la città era nota per la pesca e la lavorazione.
Orlando, consigliere dell’Assocoral, l’associazione che unisce le aziende di corallo e cammeo torresi, ricorda quanto questi prodotti siano legati al culto dell’Immacolata: “La statua della Madonna è ricca di monili e prodotti in corallo e cammei: essa è il simbolo di questa simbiosi. Attraverso le nostre esperienze sul territorio produciamo poi i gioielli, che sono espressione stessa di quanto di bello possiamo fare nella nostra categoria”.
Non è un caso se il carro trionfale di quest’anno vestirà, seppur simbolicamente, il corallo. Nell’idea degli artisti rappresenta una barca con la quale Maria Immacolata attraversa le strade cittadine. la costruzione è ornata con tre simboli della città di Torre del Greco: la roccia del Vesuvio, i fiori ed appunto il corallo.
Una simbiosi testimoniata quindi anche in quella che è stata spesso definita “catechesi itinerante”: il carro trionfale, carico di simboli religiosi e sacri, che si intrecceranno con una delle più importanti risorse per l’arte e l’economia cittadina.