Crisi Turris, Colantonio: “Ristrutturazione del debito atto dovuto per risanare la situazione societaria”

Le parole di Antonio Colantonio che con un comunicato annuncia l'addio dall'operazione salvataggio della Turris - Foto Salvatore Varo


La stagione complicata che sta attraversando la Turris continua a vivere momenti controversi che riguardano questioni extra calcistiche. Negli ultimi giorni la piazza corallina si è trovata a fronteggiare la notizia della richiesta di ‘ristrutturazione del debito’ presentata al Tribunale di Torre Annunziata che il club ha maturato nel corso degli ultimi anni.

Crisi Turris, Colantonio: “Ristrutturazione del debito atto dovuto per risanare la situazione societaria”

Noi di Vesuvio Live abbiamo provato a spiegare, anche attraverso una puntata speciale di ‘Turris Live’ andata in onda sui nostri canali, con l’ausilio di un esperto la sostanza della strada intrapresa dall’amministrazione del club. Nel corso della nostra diretta è intervenuto telefonicamente il presidente della Turris, Antonio Colantonio, che ha dato la sua versione dei fatti.

Il numero uno corallino è apparso nervoso e suscettibile, poco propenso al dialogo e scortese nei modi. Dopo aver specificato di non aver ascoltato fino a quel momento le nostre parole, ma soprattutto quelle dell’avvocato esperto in materia (tra l’altro ex dirigente della Pistoiese) che avevamo coinvolto per sviscerare la questione e renderla comprensibile anche a chi non mastica l’argomento, ci ha risposto con l’atteggiamento tipico di chi si sente attaccato. Se avesse udito il nostro racconto, si sarebbe accorto invece che avevamo di fatto confermato la sua versione, e che di seguito riportiamo in sintesi. Una incomprensione che ci auguriamo di poter chiarire in un prossimo incontro.

“La richiesta fatta dalla società al Tribunale di Torre Annunziata è una procedura utilizzata seguendo uno strumento di legge predisposto dallo Stato nel periodo relativo alla pandemia da Covid-19. Si tratta dell’articolo 44 del Codice della crisi d’impresa. È un’operazione che non fa da preludio al fallimento, ma è preposta a risanare il debito accumulato prevalentemente nei confronti dell’Erario. Non rientrano in questi debiti stipendi o contributi. Stiamo facendo questa manovra per tutelare il club. Futuro societario? Per ora l’unica cosa a cui pensare è la salvezza”.

In sostanza, la ‘ristrutturazione del debito’ consiste nel proporre un accordo ai creditori attraverso il tribunale per la decurtazione dell’importo, in modo da risanare le casse societarie ed ottenere uno ‘sconto’. Una mossa utilizzata anche da altri club professionistici, atta ad alleggerire il peso economico negativo che grava sulle casse societarie.


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