La Turris continua a macinare gioco, punti ed entusiasmo. I corallini sono rinati con la cura Leonardo Menichini e adesso non vogliono più fermarsi. La vittoria di ieri contro il Catania ha dato ulteriore entusiasmo ad una piazza che nonostante una stagione complessa (dal lato societario e di campo) non ha mai fatto mancare il suo supporto (come ha sottolineato anche il mister ieri in conferenza stampa). Una Turris che adesso non si vuole più fermare, perché la strada per la salvezza diretta è ancora lunga, ma ora come ora i corallini dànno la sensazione che l’impresa da impossibile stia diventando sempre di più possibile.
Una squadra cinica, attenta e ben organizzata. Sembrava un lontano ricordo o una forma irraggiungibile qualche mese fa, quando la Turris aveva una media di due gol a partita incassati e un’incostanza inspiegabile. Il cambio dopo la sconfitta di Potenza con l’arrivo di Leonardo Menichini ha riportato i corallini a carburare, nonostante le tante assenze delle prime settimane, le difficoltà a causa di tormenti al di fuori del rettangolo di gioco. La squadra del tecnico toscano si è chiusa in cerchio, facendo gruppo e superando le difficoltà.
Una solidità che si rispecchia in campo: la Turris subisce poco e nulla, i tanti clean sheet delle ultime settimane sono l’esempio lampante. Sembra essere stato anche e finalmente inquadrato l’attacco, con i corallini che si affidano alla doppia punta (Maniero-Jallow), che ha portato 4 punti in due sfide. Tante belle premesse e una classifica che migliora settimana dopo settimana. Attualmente la Turris è salva, grazie ai nove punti di vantaggio sul Monterosi, ma non è finita, tutto può ancora succedere e soprattutto, anche Catania e Potenza sembrano sempre più vicine, con quest’ultima uscita anch’essa sconfitta nell’ultimo turno.