Durante la 33a puntata di Turris Live (il programma di Vesuvio Live dedicato al mondo corallino presentato da Michele Massa e Stefano Esposito e che va in onda ogni lunedì alle ore 20:30 sui nostri canali social) tra gli ospiti della trasmissione abbiamo avuto il piacere di fare una chiacchierata con il difensore dei corallini, Tommaso Panelli. Il centrale arrivato a gennaio alla corte corallina ha impressionato tutti per la solidità data alla difesa di Menichini, diventando rapidamente uno degli idoli della tifoseria.
Sulla partita contro l’Avellino: “Riguardo la partita di ieri credo che la Turris per i primi venticinque minuti ha tenuto testa ad una squadra creata per stare in alto in classifica. Naturalmente l’episodio del rigore ha condizionato tanto, poi l’episodio del rigore ci ha tagliato le gambe. Poi siamo rimasti in nove e non è semplice tenere il campo con solo nove uomini. La classifica comprendo sia preoccupante, ma dobbiamo focalizzarci sull’obiettivo finale che è quello del rimanere in Serie C. Sarebbe meglio il 27 di aprile, al massimo il 19 maggio. L’obiettivo è la salvezza, se arriva diretta tanto meglio, se dovessero capitare i play-out però non deve essere una condanna, anche perché il livello mentale farà la differenza poi”.
Sugli episodi capitati subito dopo la fine del primo tempo: “Lì è successo un parapiglia di quelli che si vedono spesso. Credo che l’arbitro non se la sia sentita di lasciar correre ed ha preso due capri espiatori. Se avesse utilizzato un determinato metro di giudizio, doveva tirare il cartellino rosso anche per altri, perché sono volate parole, spinte, cose che succedono in partite come quella di domenica. Il nervosismo è causato anche dal fatto che abbiamo visto la partita scivolarci di mano dopo venti minuti, con un clima esterno infuocato, però assicuro che sono volate solo parole. L’arbitro ha esagerato con i cartellini”.
Sulla corsa salvezza Panelli dice la sua: “Sicuramente oggi dobbiamo essere realisti e non dipenderà solo da noi. Sappiamo che dobbiamo resettare subito perché domenica ci sarà una partita tosta. La salvezza è alla portata assolutamente, secondo me per il gruppo squadra è importante la salvezza diretta, ma ripeto, se non dovesse arrivare ci prepareremo per il play-out al meglio. Ci sono ancora nove punti in palio e noi faremo di tutto per conquistarli, poi vedremo le altre squadre cosa faranno, la salvezza passa dalle nostre mani. Non ci sono partite difficili, saranno tre finali naturalmente e a noi farebbe piacere esultare tutti assieme il 27 aprile. Ma ripeto, siamo focalizzati anche sulla possibilità che ci possano essere dei play-out. Noi però stiamo sul pezzo, siamo motivati e carichi”.
Poi ironizza sul primo gol che manca ancora nel tabellino: “Spero arrivi presto… parlando di salvezza, se segno il gol decisivo pago la cena per tutti”.
Come ti stai trovando a Torre del Greco?: “Diciamo che la Turris mi aveva contattato i primi di gennaio quando c’era mister Caneo, solo che la trattativa non è mai sfociata in una cosa concreta. Gli ultimi giorni di mercato poi la Turris è ritornata su di me ed ho accettato. Sapevo a cosa andavo incontro, quando ho firmato i corallini arrivavano da tre sconfitte di fila. Quindi conoscevo il momento complicato e sapevo che dovevo mettermi subito a disposizione. Fortunatamente ho trovato un gruppo forte, perché lo è. Io mi sto trovando bene e sono felice di essere arrivato qui”.
Come lo vedi questo gruppo? È come te lo aspettavi?: “Sicuramente non puoi resettare subito la testa, devi metabolizzare. Però la squadra è ben focalizzata sul da farsi nelle ultime tre partite. Domenica avremo il nostro classico entusiasmo perché vogliamo arrivare all’obiettivo il prima possibile. La Turris quest’anno ha avuto una stagione difficile e solo con un grande gruppo riesci a rialzarti, come sta succedendo. A volte la differenza la fa l’unione nelle difficoltà, quindi credo che in quel momento lì (la trattativa Guardascione, ndr) siamo riusciti a rimanere uniti con la tifoseria”.
Il pensiero su Maniero e l’apporto alla squadra: “Riccardo come calciatore non si può discutere, io personalmente lo vedo molto bene. Ci aiuta anche in fase di non possesso e questa è una cosa molto importante per una squadra che lotta per la salvezza. È ovvio che quando gli attaccanti non segnano è normale che a livello mentale possa scattare qualcosa. Io personalmente lo vedo molto focalizzato alla causa e pronto per aiutarci”.
Sull’errore di Maestrelli: “Questo errore lo aiuterà ad assimilare altra esperienza. Su Alessio non posso dire nulla a parte che è un ragazzo splendido. Io ho il piacere di vederlo tutti i giorni, si mette sempre in discussione e questo conta tanto. Ha tantissime capacità, è un ragazzo molto umile e mi viene da dirgli solo un ‘bravo’. Ripeto, ci sono giornate storte per tutti, domenica è capitata a lui, l’importante è essere consapevoli di sé stessi tramite il lavoro e non con le presunzioni”.
Il rapporto col mister?: “Si vede che è stato con Mazzone, come la chiama lui la buon’anima. A livello umano è una persona molto coerente in quello che dice e che fa. Ha un rapporto speciale con me e con gli altri. Lui è la nostra guida, ha dato un equilibrio alla squadra ma ripeto, è una splendida persona oltre ad essere una persona molto ma molto competente”.
Sul tema razzismo, Panelli ci racconta un episodio capitato a Cerignola: “Io a Cerignola sono stato uno di quelli che ha litigato con la tribuna, perché purtroppo c’è stato un atto di razzismo che non ho accettato. Ribadisco che non era nei confronti di un calciatore, bensì sul guardalinee dopo l’espulsione nel finale di un calciatore dei padroni di casa. Credo sia una cosa oscena quello a cui ho assistito”.