Taxi collettivi, in 30 minuti una marea di infrazioni: anche la colazione a bordo, in mezzo alla strada


Sono bastati pochi viaggi a bordo dei taxi collettivi a Torre del Greco per riscontrare decine di infrazioni da parte dei conducenti dei pulmini: condotte vietate dal codice della strada e dal buon senso. Ma, come riportano numerosi testimoni, i controlli sono scarsissimi e tali comportamenti sembrano diventati consuetudine.

Taxi collettivi, decine di infrazioni in 30 minuti

Dopo le numerose testimonianze dei cittadini di Torre del Greco sui disagi e disservizi legati al trasporto pubblico cittadino, abbiamo viaggiato in prima persona per toccare con mano la situazione. Ed in questa occasione abbiamo avuto modo di riscontrare una serie di infrazioni al codice della strada e comportamenti scorretti da parte dei conducenti, i quali operano in forza di una licenza rilasciata dal comune corallino.

Ciò che colpisce è il susseguirsi senza sosta di azioni passibili di multe e sanzioni: se ne vedono a decine, semplicemente accomodandosi in un taxi collettivo o guardandosi intorno sulle strade da essi percorse. Eppure, da quanto ci riportano diversi testimoni, utenti abituali del servizio, i controlli delle forze dell’ordine sono scarsissimi: e non viene difficile da credere, visto che queste condotte scorrette sono diventate ormai consuetudine.

Sosta su marciapiedi e strisce pedonali, fermate selvagge e discrezionali

Il nostro viaggio è cominciato dal “capolinea virtuale” dei pulmini, all’angolo tra via Ponte della Gatta e via Litoranea. Qui, gli automezzi sostano in attesa di ripartire verso centro città, non è raro vederne più di uno fermo. Peccato che si tratti di un incrocio tra due strade: gli automezzi si fermano spesso nel bel mezzo dell’incrocio, occupando anche le strisce pedonali e lo spazio di fermata degli autobus (che dovrebbe servire alla discesa e salita dei passeggeri). Tre infrazioni in una, ancor prima di mettere in moto.

Il primo mezzo sulla fermata si rifiuta di farci salire, nonostante fosse vuoto e con i simboli comunali: quindi, in orario di servizio pubblico. Una discrezionalità che, scopriremo più avanti, dipende dal fatto che in orario di uscita scolastica qualcuno preferisce attendere gli studenti fuori dagli istituti: un gruzzoletto sicuro. Il secondo mezzo si avvia a passo di lumaca verso il centro cittadino percorrendo via Litoranea: una velocità di marcia talmente bassa da ostruire la normale circolazione degli altri veicoli.

Durante il viaggio osserviamo come, nei pressi dell’istituto Pantaleo e del liceo scientifico Nobel in via De Gasperi, due pulmini siano in sosta fuori alle rispettive scuole in attesa della campanella d’uscita: ma il primo sosta con due ruote sullo stretto marciapiede antistante il vialetto d’uscita dell’istituto alberghiero, il secndo è fermo sull’area di salita e discesa degli autobus fuori al Nobel, a ridosso delle strisce pedonali dove la sosta è vietata a prescindere. Proprio in quel punto, su quelle strisce, nel 2008 un 17enne perse la vita all’uscita di scuola, investito da un camion.

Poco più avanti, il taxi collettivo sul quale eravamo si ferma in mezzo alla rotonda antistante gli uffici La Salle per far salire e scendere un passeggero, in piena area di manovra degli altri veicoli che, infatti, si allargano verso sinistra per aggirare l’ostacolo. Lo stesso avviene sulla rotonda di S.Antonio e ci sono pervenute testimonianze video che mostrano come non sia raro che in quel punto, tra l’altro particolarmente trafficato, non sia raro che il pulmino si fermi del tutto per attendere l’arrivo di altri passeggeri o “guadagnare distanza” dal mezzo che precede.

Videochiamate, sigarette e la colazione a bordo

Dai video che ci sono stati inviati dagli utenti si riscontrano, senza possibilità di equivoco, le prove di altre infrazioni: conducenti che fumano alla guida, che effettuano videochiamate mentre l’automezzo è in marcia, che non indossano cinture di sicurezza. Una delle clip più curiose e sconcertanti mostra come, all’altezza di via Purgatorio, un conducente si fermi in mezzo alla strada ed un garzone del bar gli consegni la colazione direttamente a bordo.

Alla fine del nostro percorso torniamo nei pressi del liceo Nobel all’uscita degli studenti per riscontrare quanto testimoniato da altri utenti: i pulmini attendono i giovani viaggiatori (anche qui qualcuno sosta con le due ruote sul marciapiede) e si riempiono all’inverosimile con 11/12 passeggeri. Alcuni automezzi hanno i vetri oscurati ed è impossibile contare esattamente dall’esterno quante persone stanno trasportando: ma si intravedono individui in piedi fin davanti alle porte anteriori di salita. Quindi, non è difficile credere a chi ci raccontava di 17 passeggeri, laddove il limite massimo previsto è di 8 persone, escluso il conducente. Tutta la nostra attività d’osservazione è durata circa 30 minuti: cosa succederebbe in un’intera mattinata di controlli da parte delle forze dell’ordine?

 

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