ORGOGLIO TORRESE/ La violinista Caterina Bianco sul palco del concertone del Primo Maggio
Mag 02, 2024 - Giuseppe Mennella
Caterina Bianco, violinista di Torre del Greco sul palco del concerto del Primo Maggio
Si chiama Caterina Bianco ed è la violinista che ha affiancato Tropico sul palco del tradizionale concerto del Primo Maggio in piazza San Giovanni a Roma: un momento ricco di soddisfazioni professionali ma anche un nuovo punto di partenza per l’artista cresciuta a Torre del Greco che fin da piccola ha puntato tutto sulla musica.
Caterina Bianco, una violinista torrese sul palco del Primo Maggio
Ha aperto con la magia del suo violino l’esecuzione di uno dei brani di maggior successo di Tropico, al secolo Davide Petrella: “Non esiste amore a Napoli”. Un progetto musicale da milioni di streaming che affonda anch’esso parte delle proprie radici nel fermento musicale di Torre del Greco: il management, infatti, è targato Suonivisioni, etichetta discografica della città del corallo.
Il giorno dopo la scarica di adrenalina di suonare sul palco del concerto del Primo Maggio a Roma, uno dei più seguiti eventi musicali d’Italia, probabilmente l’unico trasmesso in diretta televisiva, Caterina ha le idee molto chiare.
“È sempre emozionante un palcoscenico del genere, sapere che hai gli amici a casa che ti guardano, ti scrivono. Di certo è una cosa divertente, una bella vetrina – spiega – ma considero questo momento un punto di maturazione e di partenza: è l’inizio di una fase più seria per me“.
Ma per l’artista torrese, che canta e suona il violino fin da bambina, la musica non è mai stata un gioco: “Dopo il liceo, feci sei mesi di matematica all’Università, ma scelsi di lasciare e lì capii che cosa volevo davvero fare nella vita: certamente è sempre stato un percorso faticoso. Ma oggi si sta aprendo una fase di crescita nella quale mi confronto con realtà anche tecnicamente complesse, come il concerto di piazza San Giovanni e tanti altri eventi che abbiamo in calendario. La crescita è affrontare un palco del genere e, magari, il giorno dopo, suonare in un centro sociale soltanto con un mixer ed un microfono, perché semplicemente mi va di farlo”.
Fanali e gli altri progetti dell’artista
Caterina Bianco non è solo la violinista di Tropico: è anche co-autrice del progetto Fanali, con Michele De Finis e Jonathan Maurano. Un’esperienza nella quale riesce a spremere totalmente la sua personalità, qualcosa di più “intimo”. Nel frattempo, affianca Zulù – alias Luca Persico -, voce degli storici 99 Posse, nello spettacolo che ripercorre l’esperienza personale e professionale di un simbolo della musica antagonista partenopea e non solo.
“Poi c’è Passione Live, la riedizione dello spettacolo tratto dal film di Turturro, con tanti interpreti della nuova scena napoletana che rifanno i classici napoletani con riletture un po’ più ‘world’. Poi mi sto occupando di produzione artistica ed infatti il 10 maggio esce un disco che abbiamo prodotto insieme io e Michele De Finis, che è anche il mio compagno, a cui teniamo molto”.
“Roma non è un traguardo: spero di tornarci con un progetto tutto mio”
Tante cose nel presente e tante altre nel futuro per Caterina Bianco. Con uno sguardo al passato: “Da quando ho deciso di puntare sulla musica non ho più avuto esitazioni. È il centro della mia vita”. Tanto da uscire dalla comfort zone del suo violino, negli anni, per cimentarsi come polistrumentista: “Quando metto le mani su uno strumento nuovo mi sento più libera, come se esplorassi una strada sconosciuta. Questo mi permette anche di liberare la mia creatività, di uscire dagli schemi, di non seguire regole e preconcetti”.
Oggi, un brevissimo stop and go prima di rituffarsi negli impegni professionali, con le orecchie che ancora fischiano degli applausi di Roma: “Bella esperienza, ma spero di rifarla con un progetto tutto mio. Magari con Fanali: sarebbe davvero il massimo”.