+++ AGGIORNAMENTO +++ Successivamente alla polemica venutasi a creare, il dottor Schmidt ha precisato quale sia in realtà il senso di ciò che è scritto nella locandina, allontanando qualsiasi intento discriminatorio. Di seguito il testo della nota: “Sono inaudite e vergognose le affermazioni false e offensive di alcuni esponenti del Pd campano. Da decenni vengo in vacanza sul Golfo di Napoli, e ho sempre espresso la massima ammirazione per la Campania. A proposito del progetto assurdo del sindaco fiorentino uscente, che è originario di Torre del Greco, ho detto che gli aranci trovano lì, nel paesaggio mite e baciato dal sole, il loro clima naturale, mentre a Firenze queste piante soffrono e non potranno sopravvivere, come del resto dimostrano i poveri aranci piantati recentemente in via Cavour e purtroppo già sofferenti e moribondi. E’ una questione climatica, oltre che paesaggistica e di coerenza storica: sarebbe come portare gli abeti del Casentino a Torre del Greco. L’intervento in via Cavour si colloca nel solco di tante iniziative scellerate condotte dall’amministrazione uscente per vendere l’immagine superficiale di una Firenze da cartolina. Ma c’è un genius loci che va rispettato e valorizzato: non mi sognerei mai di promuovere la bistecca alla fiorentina a Napoli, così come ritengo che un festival della pizza a taglio al piazzale Michelangelo chiamato “Pitti Pizza” sia funzionale unicamente a un turismo mordi e fuggi di cui non abbiamo bisogno, a scapito dei ristoratori – tra cui anche degli ottimi pizzaioli napoletani – che offrono servizi e creano valore e posti di lavoro sul territorio fiorentino”.
L’articolo originale
Un assurdo e gratuito attacco a Torre del Greco da parte di Eike Schmidt, il candidato del centro destra a Firenze. Schmidt, già direttore del Museo degli Uffizi, era appena stato nominato direttore del Museo di Capodimonte dal ministro Giuliano Sangiuliano, mettendosi in aspettativa con la speranza di essere eletto primo cittadino del capoluogo toscano, utilizzando quindi Napoli come un ripiego. Evidentemente le latitudini di Partenope e dintorni non sono particolarmente gradite al tedesco che strumentalizza anche la città del corallo strumentalizzandone il nome in chiave negative e anti meridionalista, se non razzista.
Sul volantino elettorale di Eike Schmidt, nell’annunciare di desiderare una città più verde, si legge infatti “Non alberelli stentati e fuori contesto in via Martelli, Firenze non è Torre del Greco!”. Torre del Greco è la città dove è nato l’attuale sindaco fiorentino, Dario Nardella, il quale fu contestato dai tifosi viola con lo striscione “Non sarà un napoletano a mandarci via dalla nostra città”. La matrice discriminatoria di quell’affermazione è evidente, tanto più che Nardella ha raggiunto Firenze in tenera età ed è fiorentino a tutti gli effetti.
Una contestazione fatta in quel modo, per dirla alla maniera napoletana e torrese, che non ci azzecca proprio. Non si comprende quale sia il senso di ergersi in una posizione di spocchiosa superiorità, a meno che non si voglia spiegare il tutto in quella chiave anti meridionale e razzista che è comune in larghe zone del Nord e del Centro Italia, la quale evidentemente ha contagiato anche il direttore tedesco supportato da Fratelli d’Italia, Forza Italia ed ovviamente la Lega.
A rispondere a tale attacco il sindaco di Torre del Greco, Luigi Mennella, che in una nota scrive: “Quando si parla di Torre del Greco e si prova a dare alla nostra città una chiave negativa e soprattutto palesemente anti meridionalista, si dovrebbe invece sapere che Torre del Greco è stretta tra il mare del Golfo di Napoli e le aree protette del parco nazionale del Vesuvio, è la patria mondiale della lavorazione del corallo e del cammeo, è una realtà dove è nata e si è radicata la prima banca di credito popolare, che è una città resa forte dalla vocazione dei suoi lavoratori marittimi, che ha ospitato uno dei più grandi poeti italiani come Giacomo Leopardi, che è stata luogo di residenza del primo Presidente della Repubblica Enrico De Nicola, che ha visto nascere e affermarsi esponenti della cultura italiana noti in tutto il mondo. Che, insomma, è una terra fatta di persone forti e con le spalle larghe, che non possono accettare in silenzio le provocazioni di chi prova a gettare fango sulla loro storia per provare maldestramente ad accaparrarsi una manciata di preferenze”.
Continua il primo cittadino torrese: “Sorprende ancora di più che questa squallida propaganda venga da chi, come Schmidt, dovrebbe conoscere bene le nostre zone, ricoprendo da inizio anno il ruolo di direttore del Museo e del Real Bosco di Capodimonte di Napoli. Lui, che pure è nato in Germania, all’atto del suo insediamento a Capodimonte ha dichiarato: ‘Arrivando, mi sono girato ad ammirare il golfo di Napoli e mi si è allargato il cuore come sempre quando vengo in questa meravigliosa città'”.
Conclude infine il sindaco Mennella: “Personalmente evito ogni sorta di paragone: Torre del Greco è straordinaria come straordinaria è Firenze, città che non mi stancherò mai di visitare e presso la quale torno sempre con estremo piacere. Una città che attira ogni anno milioni di turisti e che offre servizi di accoglienza sempre eccellenti. Segno evidentemente del lavoro portato avanti dalle amministrazioni comunali, l’ultima delle quali guidata dal nostro concittadino Dario Nardella. Mi piace pensare che i cittadini vorranno dare continuità a questo lavoro e sono certo che non sceglieranno chi cambia repentinamente opinione a seconda della convenienza personale”.