EAV e pulmini, dopo il reportage il comune si attiva: “Risolveremo tutto, ma ci vorrà tempo”


Dopo l’inchiesta di VesuvioLive.it sul trasporto pubblico a Torre del Greco, l’amministrazione comunale ha avviato una serie di incontri con i referenti di EAV e dei taxi collettivi: abbiamo chiesto a che punto è la situazione al vicesindaco Michele Polese e all’assessore Laura Vitiello.

Torre del Greco, sul trasporto pubblico “qualcosa si muove”

Grazie al nostro reportage che ha messo in luce i disservizi di EAV Srl, società che gestisce il trasporto pubblico di linea a Torre del Greco ed il servizio “parallelo” dei taxi collettivi, che operano spesso in situazioni al limite della sostenibilità, il tema pare essere quantomeno entrato entrato nell’agenda dell’amministrazione comunale.

La città paga una situazione urbanistica ed una conformazione territoriale difficile oltre a decenni di inerzia: ma qualcosa, finalmente, si muove. Avviate infatti le interlocuzioni tra l’ente di Palazzo Baronale ed i responsabili dell’EAV per segnalare tutti i disservizi riscontrati e mettere mano alle soluzioni: si sono poi tenuti degli incontri tra alcuni rappresentanti dei taxi collettivi e l’assessore al ramo per cominciare a costruire una sinergia che integri il servizio non di linea con quello di linea.

EAV garantisce meno dei servizi minimi, l’ass.Vitiello: “Implementeremo mezzi elettrici”

È l’assessore con delega alla mobilità sostenibile, Laura Vitiello, a fornire un pò di dati venuti fuori dall’incontro con EAV: “Abbiamo presentato loro le criticità: sono state soppresse le linee G e le linee A e ci è arrivata notizia che la linea B che disponeva di tre autobus attualmente dispone di un solo autobus”.

“In più abbiamo ravvisato dei dati che ci hanno molto colpito: in base al piano dei servizi minimi del trasporto pubblico locale, su Torre del Greco EAV dovrebbe garantire 2077 km al giorno. Ma ne sono garantiti circa 1500-1600 km. Abbiamo constatato che in un comune come il nostro che ha 85 mila abitanti disponiamo solo di 5 linee, 9 autobus distribuiti su soli 26 turni“.

“Con EAV è stato imbastito un tavolo di confronto – continua l’assessore – per fare sì che il servizio venga migliorato e in alcuni casi venga totalmente rimesso in sesto: perché alcune linee ormai sono scomparse. Abbiamo poi richiesto la sostituzione e l’implementazione con nuovi mezzi elettrici: per me che sono assessore alla mobilità sostenibile è un tema molto caro. In questo modo riusciremo a contemperare le esigenze di mobilità delle persone con le esigenze di tutela dell’ambiente. Parallelamente stiamo anche imbastendo un ragionamento con gli operatori dei taxi collettivi”. 

Il vicesindaco: “Taxi collettivi ‘inventati’ qui. Ma devono essere complementari ai bus”

Agli incontri con i referenti dei trasporti pubblici hanno preso parte anche il sindaco Mennella ed il vicesindaco Michele Polese, con delega a viabilità e corso pubblico. “Abbiamo questa esperienza dei taxi collettivi che non si ritrova in altre città. Siamo stati il comune capofila dove di fatto è stato inventato questo servizio. All’esito di questo riassetto è nostra volontà anche convocare i rappresentanti di categoria dei taxi collettivi per armonizzare le loro esigenze”.

I “pulmini”, quindi, nella visione dell’amministrazione, avranno un ruolo complementare ma fondamentale nei trasporti pubblici di domani: “Si tratta di operatori che ormai in maniera consolidata stanno sul territorio, svolgono comunque un servizio essenziale, con essi dobbiamo intavolare una serie di riflessioni per far sì che tutte le tratte vengano servite, anche quelle che purtroppo vengono considerate antieconomiche, per far sì che venga capillarmente coperto il territorio”.

“Ma sia chiaro: una cosa è il servizio pubblico e altra cosa è il servizio taxi collettivo che è di carattere diverso, non un servizio di linea. Tuttavia bisogna prendere atto che queste persone da anni ormai operano sul territorio e comunque svolgono un servizio complementare che è fondamentale”.

Continua Polese: “Occorre ripensare anche a una serie di fattori paralleli. Anche l’adeguamento delle tariffe visto che quella attuale risale agli anni 2000. E’ un lavoro che impiegherà ancora tempo, non vedrà i propri risultati nel breve periodo: però è un settore che non possiamo più trascurare, vi sono zone della città completamente abbandonate, non ho vergogna, a dirlo dal punto di vista dei trasporti: Cappella Carotenuto, Via Lamaria, Via Ruggiero, Via Boccea ma non solo queste. Sarà un’opera paziente ma insieme all’assessore ed al saggio contributo del sindaco dobbiamo arrivare ad una risoluzione della problematica”.

 

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