Siamo tornati alla spiaggia di via Agostinella a Torre del Greco, che esattamente un anno fa era stata interessata da un’opera di pulizia dell’arenile alla quale l’allora neo eletto sindaco Luigi Mennella aveva partecipato in prima persona.
Era stato uno dei primi interventi di pulizia di Mennella in qualità di primo cittadino: la spiaggia dell’Agostinella, in zona San Giuseppe alle Paludi, una delle poche discese libere del centro di Torre del Greco, se si escludono le ugualmente scarne discese di via Litoranea.
Il sindaco intervenne in prima persona, trascinando con sè una parte dell’allora neonata amministrazione comunale, in supporto dell’attività di cleanup dei volontari dell’AEC. Armati di pale, sacchi e guanti, furono rimosse grandi quantità di rifiuti, oltre a materassi ed addirittura lo scheletro di un’automobile.
Un intervento allora compulsato anche dalle proteste degli abituali utilizzatori della spiaggetta: famiglie della contrada che si autotassavano per poter fruire di quel fazzoletto di sabbia tra gli scogli, a cui noi di VesuvioLive.it avevamo dato voce.
A distanza di un anno, le cose non sono (quasi) per nulla cambiate. La discesa, ricavata in un sottopasso della linea ferroviaria, non risulta in alcun modo messa in sicurezza: senza passamano, con scalini scivolosi e fatiscenti, su cui si accumulano i rifiuti trascinati dalle piogge ma anche quelli portati dai cittadini incivili.
Nel complesso, la situazione appare comunque migliore di come era un anno fa, quando il degrado era il palese risultato di anni di accumulo ed incuria: oggi, dopo l’approfondito intervento del giugno scorso, è il risultato di un “solo” inverno a creare una situazione ancora in qualche modo tollerabile, ma che senza la necessaria manutenzione si avvia a ritornare a stretto giro verso il disastro. Complici anche le piogge torrenziali sempre più frequenti, e non solo nel periodo invernale.
Ma non sono soltanto gli agenti atmosferici a rovinare la spiaggia Agostinella: presenti i “soliti” materassi, qualcuno abbandonato, qualcun altro utilizzato apparentemente come giaciglio da qualche sfortunato. Bottiglie di birra, pacchetti di sigarette abbandonati di recente: segno di un passaggio fin troppo umano che non si è preoccupato di rimuovere quanto utilizzato per il proprio relax.
Passaggio umano significa però anche forme d’arte: un libro abbandonato nella fretta, una selezione di ciottoli e pezzi di marmo, qualche incisione di artisti in erba e tentativi di pittura di chi si è lasciato ispirare dalla pace e dalla tranquillità sempre più rara che quest’angolo di Torre riesce a trasmettere.
In questo scenario, la gente del posto continua ad “autogestire” la spiaggetta: le famiglie che frequentano l’Agostinella si occupano autonomamente della pulizia sommaria dell’arenile. Si crea così un ambiente amichevole e “sicuro” anche per i bambini. Il mare, grazie agli scogli, appare limpido e calmo, almeno al momento del nostro sopralluogo: una spiaggetta, al di là di tutto, tranquilla e familiare.
Talmente familiare che le persone hanno scelto di “arredare” la spiaggia con sedie e tavoli portati direttamente da casa, lasciandoli sul posto per fare meno fatica. Il tutto è “protetto” da catene e lucchetti, per evitare che a qualcuno venisse in mente di rubare.
Un colpo d’occhio in parte surreale, ma che riporta alla mente immagini di decenni fa: quando la spiaggia era per tutti momento di incontro e convivialità da vivere liberamente. Soprattutto, un esempio di come l’arte di arrangiarsi dalle nostre parti sopperisce ai bisogni dei singoli, talvolta senza troppo discapito per la collettività.