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‘A festa ‘e ll’uttava, due altari non saranno nelle loro location storiche: dove saranno realizzati

Festa dei Quattro Altari a Torre del Greco, nuove posizioni: due delle enormi installazioni artistiche saranno spostate dalla loro ubicazione storica.

Festa dei Quattro Altari, due di essi cambiano posizione

La festa dell'”uttava” torna dopo 16 anni a Torre del Greco. Ma in 16 anni tante cose sono cambiate nel mondo e nella città del corallo. Così, anche la festa tanto radicata nella memoria del popolo torrese tornerà, in parte, “diversa”.

Sono cambiate, in primis, le disposizioni di sicurezza necessarie per i grandi eventi  dopo i fatti di cronaca ed i ripetuti atti di terrorismo accaduti negli ultimi due decenni: la necessità di garantire vie di fuga, le misure per garantire l’incolumità di chi lavora alla realizzazione degli altari e dei tanti visitatori attesi.

Come se non bastasse, una delle più importanti vie del centro è chiusa da ormai un anno: Corso Umberto I, dopo il crollo della palazzina avvenuto il 16 luglio, ancora non è stato riaperto alla circolazione. Proprio a due passi, in via Antonio Luise, sorgeva storicamente uno dei quattro altari.

Corso Umberto ancora chiuso, niente altare nemmeno a via Roma

Così, la collocazione degli altari per forza di cose non potrà seguire la tradizione ma dovrà adattarsi alle contingenze di oggi. Cancellato l’altare di via Antonio Luise, anche se il direttore artistico Gigi Di Luca ha fatto sapere, durante la presentazione del programma di eventi, che si farà in modo di rendere comunque lo storico borgo di Corso Umberto I partecipe della festa.

Non ci sarà nemmeno l’altare tra via Roma e via Piscopia: uno di quelli più caratteristici, un tempo visibile da lontano percorrendo la via dello shopping corallino. Impensabile, per le attuali esigenze di sicurezza, bloccare l’accesso al centro dalla strada che proviene da piazza Luigi Palomba.

Le nuove location: Santa Croce e Palazzo Baronale

Gli altari troveranno quindi spazio in due nuove collocazioni: uno dovrebbe essere posizionato in piazza Santa Croce, di fronte alla basilica. L’altro sarà a Palazzo Baronale. Una scelta che ricollega, quindi, l’anima storica della festa dell'”uttava” con la sua natura ibrida tra civile e religiosa: omaggiando, quindi, sia la casa comunale che la chiesa più importante della città.

Ma la direzione artistica ha spiegato che le location sono state ragionate anche in modo da spingere i visitatori a seguire un percorso “volontario” per ammirare le opere: non “trovandosele davanti” ma ammirandole come si fa con vere esecuzioni d’arte.

Sono nato mentre il Napoli vinceva il suo primo scudetto. Un "odi et amo" con questa terra, lungo una vita intera. Foto, videomaker, scrittura: do ossigeno a tutti i mezzi che mi consentono di raccontare la realtà, la mia realtà. Per i social sono #ilmennyquoditiano