Turris, giornata campale: la meglio gioventù può davvero riscrivere la storia del club

Nella giornata di ieri confronto tra società e tifosi con la Turris che fa un annuncio importante sul caso fideiussione


È stata davvero una giornata senza sosta, quella vissuta oggi dal popolo di fede corallina. Una via crucis iniziata alle prime ore del mattino, che ha resistito a scossoni imprevisti, e che si è protratta fino a sera per la gioia dei tanti tifosi che aspettavano ore felici come queste da troppo tempo.

Noi di Vesuvio Live abbiamo provato a raccontarvi come sempre il più possibile e in tutti i modi: lo facciamo da quando abbiamo abbracciato questa missione professionale e di fede, lo faremo fino a quando il vostro calore ci dirà che questa è la strada corretta da percorrere. Per amore della verità e per il profondo rispetto che nutriamo nei confronti di tutti quelli che aspettano una nostra diretta o un nostro articolo per saperne un po’ di più.

Turris, giornata campale: la meglio gioventù può davvero riscrivere la storia del club

E siamo ben lieti di avervi raccontato questo 15 luglio 2024, convinti fermamente che sia stato un giorno storico, e che potrà diventare il primo capitolo di una meravigliosa narrazione di successi insperati. Sì, perché la sensazione netta è che oggi sia accaduto qualcosa di diverso, di inaspettato.

Qualcosa di nuovo, per una piazza abituata ad una comunicazione tra club e ambiente azzerata, e per una città fino a poche ore fa che aveva abbracciato l’incertezza come unica sensazione da percepire sulla pelle.

Nessuno può dire quello che la nuova Turris farà, questo sia chiaro. Ma si può certamente commentare quello che ha già fatto in poche ore: una conferenza stampa degna di essere chiamata tale, uno staff tecnico-dirigenziale definito, quattro acquisti annunciati.

Ettore Capriola è alla prima esperienza nel mondo del calcio, ed ha deciso di affidarsi a giovani professionisti di prospettiva che hanno già maturato un passato importante fatto di sudore e lavoro. Certamente sono tutti alla prima grande occasione: il mister Conte, il direttore tecnico Napolitano, il capo scouting Marseglia.

Un fatto nuovo, per un paese vecchio come l’Italia, dove se non hai una determinata carta d’identità vieni guardato con circospezione. Una rottura con il passato netta, decisa, un segnale di cambiamento che sembra davvero avere in mano le armi giuste per scacciare una mentalità retrograda e stantia, dando spazio al meglio che avanza.

Una società che dà l’idea di essere sana, o quantomeno di volerlo diventare scrollandosi di dosso le tossine del passato recente.

Torre del Greco sta per vivere una nuova era, anche se ancora non se n’è resa conto.


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