È un giorno drammatico quello di oggi per la comunità di Torre del Greco. Un ragazzino è deceduto nei pressi del Lido La Perla creando sgomento e incredulità. Secondo le prime ricostruzioni, la vittima avrebbe tra i 15 e i 17 anni, e sarebbe morto per annegamento.
Un episodio tremendo sul quale stanno indagando le autorità, nel giorno in cui dovrebbe (il condizionale è d’obbligo) iniziare la tanto attesa Festa dei Quattro Altari. Tutto è chiaramente passato in secondo piano, e la città in queste ore si è ritrovata improvvisamente a piangere un proprio figlio.
La scomparsa del giovane ha riaperto una atavica questione che va avanti da anni, che si sta alimentando in questi attimi disperati. Da tempo immemore, infatti, il presidio di primo soccorso sulla Litoranea è argomento centrale delle discussioni relative alla gestione di una zona che, nel periodo estivo, vive un incremento dell’afflusso di bagnanti, turisti e passanti.
La presenza di un’ambulanza fissa in quella zona, che oggi pare non ci fosse, è stata anche richiesta dalla redazione di Vesuvio Live in una conversazione in diretta con il sindaco Luigi Mennella, andata in onda il 6 maggio scorso, e che vi riproponiamo. Il passaggio lo potete trovare dal minuto 50 in poi.
Un presidio che, ci teniamo a chiarire, non avrebbe necessariamente salvato dalla morte il povero ragazzo: le dinamiche del suo presunto annegamento sono in corso di accertamento e solo le forze dell’ordine e i periti assegnati al caso potranno rivelarne le cause.
Il dato è che una persona oggi è morta nella zona della Litoranea, ed il 118 non era presente sul territorio. Subito dopo la tragica scomparsa, il consigliere comunale all’opposizione Michele Langella, capogruppo del partito Forza Italia, ha presentato ufficialmente la richiesta di un presidio sanitario mobile sulla Litoranea indirizzata all’assessore alle Politiche del Mare Salvatore Piro e al sindaco stesso.
Sono decenni che la presenza dell’ambulanza nella zona balneare di Torre del Greco è oggetto di preoccupazione da parte della cittadinanza, per la sua totale assenza o per una presenza tardiva, ad estate inoltrata. La lontananza dal nosocomio e più in generale dai centri di primo soccorso, rappresenta un segnale d’allarme che avrebbe dovuto far porre più attenzione sulla questione.
Richieste tardive e scarsa considerazione della problematica, hanno nel tempo creato disagi nell’assistenza emergenziale. Oggi si è arrivati alla tragedia, un drammatico punto di non ritorno che non avremmo mai voluto toccare.